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Il dramma dell’indebitamento eccessivo

Acquisti, spesso del tutto ordinari, ma destinati a trasformarsi in incubi. Persone che finiscono in una spirale dalla quale non si intravedono vie d'uscita. È quanto caratterizza il dramma del sovraindebitamento: un fenomeno che in Svizzera si sta diffondendo sulla scorta delle possibilità legate alle molte forme di credito messe ormai a disposizione: contratti di leasing, soluzioni rateizzate e piccoli prestiti al consumo alimentano la propensione ad acquisti che, sulla base delle risorse del momento, possono apparire più che sostenibili.

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Poi, magari, intervengono eventi inattesi e tali da complicare seriamente le cose: un periodo di malattia, una separazione, oppure un’improvvisa caduta di entrate legata ad un ridimensionamento o ad una interruzione del rapporto di lavoro. Il peso degli impegni contratti, delle scadenze pattuite per i pagamenti, può così diventare di colpo ingestibile. Con l’effetto di ridurre una persona all’insolvenza in tempi anche brevi.

L’incidenza del fenomeno

In Svizzera, stando ai dati dell’Ufficio federale di statistica, quasi l’8% della popolazione vive in economie domestiche che hanno contratto almeno tre tipologie di debiti. Quanto al Ticino, si stima in circa 24mila persone il numero di coloro che sono alle prese con situazioni di sovraindebitamento. Il fenomeno ha quindi un’incidenza precisa e si accompagna inevitabilmente al crollo emotivo e al senso di impotenza di chi non riesce più a far fronte ai propri impegni.

Situazioni che ben conosce Simona Bernasconi. “Sono tutte persone che hanno una grande sofferenza e che si vergognano…“, ci dice la responsabile di SOS DebitiCollegamento esterno, una delle associazioni attive in Ticino nell’aiuto alle persone indebitate. Il loro dramma è spesso al centro di diffusi pregiudizi. Ma con buona pace di chi chiama in causa imprevidenze o sottovalutazioni degli oneri, è spesso l’impatto di vicissitudini impreviste ad assumere, come abbiamo visto, un ruolo destabilizzante.

Ma da sfatare sono anche altre idee. Come quella, ad esempio, di un fenomeno legato soprattutto ai giovani e alla loro inclinazione per gli acquisti voluttuari. In realtà, sottolinea Bernasconi, all’origine di un sovraindebitamento si collocano spesso “acquisti ordinari, per quello che però era lo standard di vita del momento” delle persone interessate. Quanto poi alle generazioni coinvolte, “ci sono persone di mezza età che hanno perso il lavoro e non hanno più prospettive. E riceviamo anche degli anziani che non riescono più a far fronte alle spese quotidiane”. Il fenomeno è quindi diffuso e “tocca assolutamente tutti“.

Il percorso per un risanamento

SOS Debiti, che fa capo all’organizzazione mantello elvetica Schuldenberatung SchweizCollegamento esterno, opera attraverso consulenze, stime sui margini d’azione e piani volti al risanamento delle situazioni debitorie. L’impegno per le persone interessate non è ovviamente indifferente. In funzione di un risanamento, “si può prevedere da un minimo di un anno, fino a 2-3 anni. Quello che viene richiesto è un sacrificio davvero importante”, precisa Bernasconi, aggiungendo che “per oltre la metà dei casi che seguiamo, riusciamo ad avere un esito positivo“.

Un percorso che in ogni caso può essere affrontato, avvalendosi anche del sostegno sul piano umano da parte dell’associazione. Per consolidare la speranza. Per mantenere la necessaria determinazione anche nelle fasi più difficili. Un aspetto determinante: “la gente arriva da noi esausta, provata emotivamente… Ed è vero che si affida a noi, ci porta in qualche modo il proprio peso. Sta a noi accogliere questa sofferenza“, afferma la direttrice di SOS Debiti.

Simona Bernasconi sottolinea infine il ruolo della prevenzione circa i rischi legati al sovraindebitamento. È importante informare con chiarezza giovani e famiglie “su cosa succede se ottengo un leasing, se chiedo un piccolo credito, se oltrepasso un limite di spesa su una carta di credito…“. Incontri pubblici e programmi come il piano cantonale “Il franco in tasca”Collegamento esterno vanno in questa direzione e contribuiscono a evidenziare la portata di un fenomeno le cui insidie non possono essere sottovalutate.

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