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Intervista a Edward Norton, ospite di Locarno 68

L'attore e regista statunitense, al Festival del film, ha ricevuto l'Excellence award e introdotto una proiezione del noto 'Fight Club' del 1999

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La prima giornata del 68° Festival del film Locarno è stata segnata dalla presenza dell’attore, produttore e regista statunitense Edward Norton, che in occasione dell’apertura ufficiale della rassegna, mercoledì sera in piazza Grande, ha ricevuto l’Excellence Award Moët & Chandon.

Nel pomeriggio, Norton aveva introdotto una proiezione di ‘Fight club’, film culto del 1999 in cui interpreta un anonimo impiegato ossessionato da mobili svedesi che crea nella sua mente un alter ego anticonformista e provocatore all’estremo.

Presentando la pellicola al palazzetto Fevi, l’attore americano ha detto tra l’altro che alcuni film hanno bisogno di tempo per essere veramente capiti. È accaduto per ‘Roma città aperta’ di Roberto Rossellini (1945) come per ‘Fight club’: entrambe le pellicole sono state bocciate dal pubblico nel momento della loro uscita, ma sono poi diventate delle must-see per ogni cinefilo che si rispetti.

Nella nostra intervista, Edward Norton rievoca invece alcune delle più importanti esperienze teatrali e cinematografiche -segnatamente, quella di ‘Birdman’- e concede, in qualità di attivista umanitario e ambientalista, una nota sulla svolta verde del presidente americano Obama.

Il 68° Festival del film Locarno, che si svolge di qui al 15 agosto, ospiterà e premierà altri attori e registi illustri. Tra gli altri: Marco Bellocchio, Michael Cimino e Andy Garcia. Quanto al concorso internazionale, si contenderanno il Pardo d’Oro 19 film, di cui 14 in prima mondiale. Fil rouge di questa 68esima edizione è il tema della casa.

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