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Zerocalcare e quel patrocinio israeliano poco gradito

Zerocalcare con un suo personaggio.
Zerocalcare ha detto si sentirsi a disagio pensado al patrocinio di Israele. Keystone / Ettore Ferrari

È polemica sul logo dell'ambasciata israeliana a Roma sul manifesto del Lucca Comics & Games 2023, ideato da due artisti israeliani, i fratelli Asaf e Tomer Hanuka. Il fumettista Zerocalcare, assiduo frequentatore della fiera, ha manifestato disagio e annunciato la sua assenza dalla grande manifestazione.

Lucca Comics & Games 2023 ha già staccato in prevendita 275’000 biglietti e si svolgerà dall’1 al 5 novembre. “Il patrocinio dell’ambasciata israeliana per me è un problema – ha scritto sui social Zerocalcare – Venire a festeggiare lì dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire”.

Immediato l’appoggio della sua casa editrice, Bao Publishing che ha commentato: “Tutta Bao gli è solidale, comprende perfettamente le sue ragioni, le accetta e se ne sobbarca serenamente le conseguenze.

L’organizzazione, la società Lucca Crea, pur senza riferimenti espliciti a Zerocalcare, è intervenuta: “Questo patrocinio, non oneroso, è stato ricevuto per riconoscere il valore del nostro programma culturale. Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti. Abbiamo riflettuto molto sulla possibilità di rinunciare al patrocinio, ma sarebbe un atto poco responsabile”.

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Il patrocinio ricevuto in primavera dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Israeliana in Italia – afferma Lucca Crea in una nota – deriva da un lavoro durato quasi un anno, un progetto che ha coinvolto due artisti noti e apprezzati in Italia e nel mondo, come Asaf e Tomer Hanuka, ai quali Lucca ha dedicato una mostra e ha affidato l’immagine di un’edizione imperniata sul tema Together, all’insegna della condivisione di quei valori che da sempre ci guidano: rispetto, comunità, inclusione e partecipazione”.

Sulla questione sono intervenuti politici pro e contro la scelta del fumettista.

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