La televisione svizzera per l’Italia

Via libera all’uccisione di un lupo nella Svizzera italiana

Un lupo sorpreso da una camera automatica nella regione di Baeretswil
Un lupo sorpreso da una camera automatica nella regione di Baeretswil Keystone

Giorni contati per il lupo che ha colpito nella regione a nord di Bellinzona. Il governo ticinese ha autorizzato il suo abbattimento.

La decisione è stata presa dopo l’ultima razzia di domenica scorsa, quando nel territorio di Arbedo-Castione (in località Prati della Gerra), non troppo distante dall’abitato, sono state sbranate tre pecore e otto agnelli. Dei 24 animali aggrediti, tra pecore e agnelli, 11 sono stati uccisi e 13 feriti.

Contenuto esterno

Per le autorità cantonali gli attacchi nel fondo valle della Riviera, dove sono numerosi gli allevamenti di capi da reddito, costituiscono una minaccia per il settore e “vi è dunque la necessità concreta di prevenire altri danni ad animali da reddito”. L’ordine di abbattimento del Consiglio di Stato ticinese, che sarà eseguito dai guardacaccia dell’Ufficio cantonale di caccia e pesca, ha validità di 60 giorni.

Si tratta di un provvedimento contemplato dalle disposizioni federali, nello specifico dall’Ordinanza federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, secondo cui il Cantone può rilasciare un’autorizzazione di abbattimento per singoli lupi che causano danni rilevanti ad animali da reddito, in particolare se il predatore ha ucciso almeno dieci ovini nell’arco di quattro mesi.

Per poter essere conteggiati gli animali predati devono inoltre essere protetti adeguatamente, com’è appunto il caso dell’attacco a Castione. Sulla base dei dati a disposizione, precisa Bellinzona, in Riviera come pure nella bassa Mesolcina non è mai stata accertata la presenza di un branco di lupi. Ne consegue che l’attacco di domenica scorsa “è da ricondurre a lupi singoli”.

A inizio dicembre un giovane lupo era già stato soppresso nella Valle di Blenio, poco più a nord, dopo che questo predatore e altri esemplari appartenenti allo stesso branco si erano resi responsabili di diverse aggressioni tra agosto e ottobre.  


Attualità

Donald Trump nel giorno dell'annuncio dei nuovi dazi doganali.

Altri sviluppi

Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli ambiti economici svizzeri trattengono il fiato, mentre si avvicina la data del 9 luglio, che porrà fine a una fase di negoziati durata 90 giorni fra Stati Uniti e partner commerciali sui dazi doganali.

Di più Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso
PAgamento via telefonino.

Altri sviluppi

Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive

Questo contenuto è stato pubblicato al L'associazione delle imprese attive nel commercio al dettaglio, ha presentato una denuncia contro TWINT, il sistema svizzero di pagamento mobile, alla Commissione della concorrenza.

Di più Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive
Auto dei carabinieri.

Altri sviluppi

Ucciso a Luino un luganese di 57 anni

Questo contenuto è stato pubblicato al Un uomo di 57 anni, cittadino svizzero, è stato accoltellato domenica a morte in un'abitazione a Luino da uno dei due figli adottivi.

Di più Ucciso a Luino un luganese di 57 anni
Donne manifestano contro il femminicidio.

Altri sviluppi

Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi

Questo contenuto è stato pubblicato al Il ministro della giustizia Beat Jans chiede il monitoraggio elettronico e un sistema d'allarme con cavigliere per gli autori di violenze contro donne.

Di più Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi
insegna UBS

Altri sviluppi

UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

Questo contenuto è stato pubblicato al L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.

Di più UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Andrea Gmür-Schönenberger

Altri sviluppi

Chiesto un miliardo in più per l’esercito

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).

Di più Chiesto un miliardo in più per l’esercito

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR