Un anno fa diventò la prima donna alla presidenza del Consiglio dei ministri italiano.
Keystone / Massimo Percossi
Un anno fa Giorgia Meloni fu la prima donna a essere nominata presidente del Consiglio dei ministri Italiano, con una vittoria schiacciante che sorprese tutti.
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tvsvizzera.it/mrj
Il primo messaggio lanciato dalla premier il 25 settembre 2022 era chiaro: “Noi dobbiamo dimostrare il nostro valore perché questo è il tempo della responsabilità”.
Negli ultimi 12 mesi ha dovuto occuparsi di diversi dossier “spinosi”, da migranti a situazione economica, passando dai Redditi di cittadinanza, e la pressione su di lei si fa sempre più forte. La strada per lei è in salita, ma un anno di governo non sembra aver logorato di molto il suo consenso. “Giorgia Meloni ha vissuto un consenso – chiamato luna di miele – molto importantefino ai primi di giugno [è rimasta] sempre su valori molto alti”, ha spiegato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI la sondaggista e direttrice di Euromedia Research Alessandra Ghisleri. È con il crescere del tema dell’immigrazione che “ha iniziato a perdere un po’ di consenso”, ma rimane comunque “il leader più amato in Italia”.
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L’opposizione l’accusava di portare l’Italia alla deriva, con le sue politiche sovraniste e di estrema destra. Meloni, però, nel suo anno di governo, ha scelto la strada della moderazione, dimostrando di conoscere le lingue, le istituzioni, la politica e le regole internazionali, spiega Ghisleri.
Ma la politica estera non basta. Sul piano interno negli ultimi mesi la situazione è cambiata molto velocemente: la promessa di fermare l’immigrazione si scontra con la realtà di Lampedusa, dove nelle ultime settimane sono sbarcati migliaia di migranti.
C’è poi il tema dell’inflazione, che, insieme all’immigrazione, tiene Giorgia Meloni “sulle spine perché il suo elettorato dopo un anno di governo” vorrebbe una presa di posizione più decisa “e che sia più aderente alle promesse fatte durante la campagna elettorale”.
Anche perché è ormai iniziata la campagna elettorale per le europee del prossimo anno e la Lega di Matteo Salvini è determinata a riguadagnare l’elettorato leghista che un anno fa preferì Meloni. La pressione sulla premier aumenterà nei prossimi mesi. Lei, però, intanto continua il suo filo diretto con gli elettori, e sul tema caldo della migrazione pochi giorni fa ha promesso: “Non abbiamo cambiato idea. Ci vorrà tempo, molto lavoro, pazienza, determinazione. Ma non abbiamo cambiato idea”.
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