Il Governo italiano si è riunito nella cittadina calabrese dove sono annegati almeno 71 migranti. Inasprite le norme contro gli scafisti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal
Ad attendere la premier Giorgia Meloni, che ha deciso di convocare giovedì il Consiglio dei ministri nella cittadina calabrese di Cutro, teatro della strage di migranti consumatasi il 26 febbraio scorso a poche centinaia di metri dalla costa, c’era una folla di manifestanti e semplici cittadini.
Peluche sono stati lanciati in direzione di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani mentre sono state cancellate le scritte sui muri contro il ministro dell’Interno Matteo Pinatedosi. Non è in agenda una visita della premier al palazzo dello sport dove sono riunite le bare dei naufraghi e delle naufraghe, così come aveva fatto nei giorni scorsi il Presidente Sergio Mattarella che aveva anche incontrato i familiari delle vittime.
Contenuto esterno
Fino a 30 anni agli scafisti
Al centro delle discussioni tra i ministri il nuovo decreto per contrastare l’immigrazione irregolare e agevolare i flussi legali. Su contenuto del decreto in discussione sono stati svelati i primi dettagli: in particolare sono state varate norme più dure per gli scafisti, con pene detentive fino a 30 anni. Previste anche campagne di sensibilizzazione nei paesi di provenienza dei e delle migranti.
“Noi siamo determinati a sconfiggere la tratta di essere umani responsabile di questa tragedia. Se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a cambiare linea ha sbagliato”, ha ribadito in conferenza stampa Giorgia Meloni. In prospettiva potrebbe esserci anche un incremento del numero di persone straniere ammesse regolarmente in Italia (fino a 60’000 entro fine anno).
Maggioranza non coesa?
Secondo quanto emerge dalla stampa vi sarebbero comunque divergenze all’interno della maggioranza, in particolare tra Fratelli d’Italia e Lega, con quest’ultima che vorrebbe inserire norme restrittive che riprendano i vecchi “decreti sicurezza” voluti dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Uno scenario non condiviso dalla premier, come testimonierebbe la decisione simbolica di riunire il Governo a Cutro, che vorrebbe sottrarre il dossier migrazione al ministro Matteo Piantedosi – vicino alla Lega e finito nell’occhio del ciclone per alcune sue discutibili affermazioni all’indomani della tragedia – per affidarlo al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.