Immagine illustrativa. A pochi giorni dal'inizio della primavera, la siccità si fa già sentire.
Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.
In Italia, il cosiddetto piano laghetti rappresenta un tassello essenziale della strategia anti-siccità. Pionieri di questo sistema sono gli agricoltori della provincia di Ravenna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
In Svizzera, e in particolare nel canton Ticino, la siccità si fa già sentire: in diversi comuni del cantone la popolazione è stata invitata (laddove non vige un vero e proprio divieto) a evitare di lavare automobili, innaffiare i prati o ancora a riempire le piscine. La mancanza di precipitazioni ha mostrato i suoi effetti nei primi mesi dell’anno anche in Italia: i livelli di diversi fiumi sono molto sotto la media e per l’estate si teme un aggravarsi della situazione. Il Governo punta tutto sul cosiddetto piano laghetti, ossia la creazione di migliaia di piccoli invasi per stoccare l’acqua da utilizzare per colture e aziende. Gl agricoltori della provincia di Ravenna sono pionieri di questo sistema.
Vista dall’alto la valle del Lamone è costellata di piccoli laghetti, vitali per l’agricoltura della regione. In alcuni di loro sono stati installati anche dei pannelli fotovoltaici. Una ventina di laghetti sono stati creati da aziende agricole, che si sono aggregate in consorzi che hanno poi comprato i terreni dove hanno portato a termine i lavori per la creazione di bacini artificiali poi usati per l’irrigazione dei campi. A questi si sommano centinaia di altri piccoli laghetti creati da singole aziende.
Si tratta anche di una maniera, in Emilia Romagna, di ridurre la dipendenza dal fiume Po, la principale fonte idricadella regione. Il fiume “ha manifestato tutta una serie di problemi, soprattutto durante la stagione estiva e noi cerchiamo di superare queste carenze e criticità attraverso la costruzione di questi laghetti”, ha spiegato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il presidente del canale emiliano romagnolo Antonio Vincenzi.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Il Po quasi in secca e c’è chi chiede l’aiuto della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il fiume Po è confrontato con la più grave siccità degli ultimi 70 anni. Per cercare di attenuare la carenza idrica, alcuni domandano alla Svizzera di cedere un po’ della sua acqua, aprendo i rubinetti dei bacini idroelettrici.
Il Governo di Roma guarda a questi laghetti con interesse e con l’intenzione di replicare l’operazione su scala nazionale, con investimenti fino a 3 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.
Non mancano però le critiche: il centro italiano per la riqualificazione fluviale e il WWF ritengono che questi invasi abbiano un impatto troppo forte sull’ambiente e chiedono un maggiore utilizzo delle falde acquifere e il ricorso a colture che necessitano di poca acqua.
Critiche alle quali chi lavora il territorio (e che grazie a questi piccoli invasi nel corso degli anni è riuscito a sviluppare un fiorente settore vivaistico incentrato sulle piante da frutto) rimanda, almeno in parte al mittente: per riempire le falde, e quindi avere acqua da utilizzare per l’irrigazione, c’è bisogno di pioggia e di neve, che negli ultimi anni scarseggiano sempre di più. “Noi ricorriamo all’irrigazione goccia a goccia, anche perché l’acqua ha un costo e cerchiamo di non sprecarla”, dice il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte.
Anche perché di acqua ce n’è sempre di meno, a giudicare dalle statistiche, ma anche osservando i fiumi e i laghi.
Gran caldo anche nei laghi, il Ceresio tocca i 28 gradi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ondata di caldo non risparmia gli specchi d'acqua svizzeri, tanto che alcuni - come il Ceresio - hanno ormai raggiunto i 28 gradi.
La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel cantone di Argovia, ha spento uno dei due reattori a causa del calore. Lo ha indicato oggi il gestore Axpo, aggiungendo che il secondo blocco funziona con una potenza del 50%.
Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il governo federale ha rivisto completamente il piano pandemico alla luce dell'esperienza con il coronavirus. L'attenzione non è più rivolta all'influenza; il nuovo piano si concentra pienamente su tutte le possibili pandemie e serve per prepararsi a minacce future.
Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. Registrata in Svizzera a inizio anno, la filiale non è mai stata operativa. La decisione arriva tra forti critiche internazionali alla fondazione per la gestione degli aiuti a Gaza.
Ritrovato dopo 14 anni il relitto del “Lady Jay” nel Lago di Costanza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 14 anni, il relitto dello yacht "Lady Jay", affondato nel 2011 nel lago di Costanza con 12 persone a bordo, è stato localizzato a 170 metri di profondità
Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito ha bisogno esattamente degli F-35 e, in caso di bisogno, si potrebbe ridurre la quantità di aerei acquistati. È quanto ha dichiarato il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista rilasciata alla Radio SRF.
Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.
Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dieci anni di carcere ed espulsione dal Paese per omicidio intenzionale e tentato omicidio: è la pena inflitta dal Tribunale cantonale di Argovia a una coppia di genitori che nel 2020 uccise la figlia di 3 anni gravemente disabile a Hägglingen (AG).
Questo contenuto è stato pubblicato al
In diverse città svizzere è ufficialmente iniziata la febbre per gli europei femminili di calcio, con i tifosi che si sono riversati nelle fan zone, accompagnati da temperature decisamente estive.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
“ACQuA” del Ceresio, ora si fa sul serio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono partiti i cantieri sulle fognature dei paesi rivieraschi italiani; il lago torna balneabile a sud grazie a uno sforzo congiunto tra Svizzera ed Italia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La siccità colpisce tutto il Paese, preoccupando molto i produttori. Per recuperare servono precipitazioni straordinarie.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale idroelettrica sul Lago di Lei è passata in mani svizzere dopo la sua costruzione e la Confederazione ha ceduto all’Italia una parte del suo territorio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Monvalle (VA), sulla sponda lombarda del lago Maggiore, i titolari di un campeggio hanno creato un campo "a sfioro" sul lago per la siccità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha decretato lo stato di emergenza fino al 30 settembre a causa della siccità.
Dalla siccità un’occasione per nuovi accordi sull’acqua tra Italia e Svizzera?
Questo contenuto è stato pubblicato al
La richiesta della Lombardia al Ticino di far affluire l’acqua nel Lago Maggiore non è stata accolta per mancanza di riserve d’acqua.
Il Po quasi in secca e c’è chi chiede l’aiuto della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il fiume Po è confrontato con la più grave siccità degli ultimi 70 anni. Per cercare di attenuare la carenza idrica, alcuni domandano alla Svizzera di cedere un po' della sua acqua, aprendo i rubinetti dei bacini idroelettrici.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.