Taglio ai finanziamenti per le aree di sosta svizzere destinate alle comunità nomadi
Un sito di transito vicino a Thun, nel Canton Berna.
Keystone / Peter Schneider
I fondi federali per le comunità itineranti verranno ridotti, soprattutto perché le autorità locali non sfruttano i finanziamenti già disponibili.
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SRF/swissinfo.ch/dos/mrj
La radio pubblica della Svizzera tedesca SRF ha riferito lunedì che i fondi in questione riguardano in particolare i luoghi di sosta per le comunità jenisch e sinti.
Secondo i piani 2025-2028 dell’Ufficio federale della cultura (UFC), i fondi a disposizione di Cantoni e Comuni per la preparazione di tali siti diminuiranno del 7% nel triennio: da 1,7 milioni di franchi nel 2024 a 1,3 milioni nel 2028.
L’UFC ha spiegato che il taglio è dovuto al fatto che le autorità locali non hanno utilizzato i fondi, soprattutto perché la creazione di questi siti è un processo complicato a causa delle norme urbanistiche e della resistenza sociale. Non ha senso accantonare denaro che non viene utilizzato, viene spiegato.
Associazioni come la Società per i popoli minacciati hanno criticato la riduzione prevista, affermando che le autorità federali, cantonali e locali si sottraggono alle loro responsabilità.
Il problema di trovare siti di sosta adatti rimane difficile, soprattutto in estate, e i tagli contraddicono la necessità di maggiori azioni, affermano i gruppi di difesa.
Jenisch e sinti sono stati riconosciuti come minoranza etnica nazionale in Svizzera dal 1999, quando il Paese ha firmato la Convenzione quadroCollegamento esterno del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze. Solo una piccola parte di essi è itinerante e non stanziale.
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A quanto pare si tratta di un caso isolato: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è a conoscenza di altri connazionali coinvolti in una situazione simile.
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