Svizzera e Italia continuano a contendersi il personale infermieristico
Infermiere e infermieri lombardi preferiscono lavorare all'estero.
Keystone / Sebastian Gollnow
Infermiere e infermieri lombardi preferiscono lavorare all’estero poiché le condizioni di lavoro in patria non sono soddisfacenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Il personale infermieristico lombardo preferisce lavorare all’estero perché in Lombardia manca personale e quindi la mole di lavoro è grande, ma i salari sono bassi. Per questo motivo molte persone scelgono di lavorare in Svizzera, dove i salari sono tre volte più alti (circa 4’500 franchi contro i 1’500 euro percepiti in Italia). Una situazione che ha portato i vertici sanitari lombardi a lanciare l’allarme: bisogna invertire la rotta, dicono.
“In Lombardia mancano 9-10’000 infermieri per poter coprire il fabbisogno rispetto alla percentuale tra infermieri e cittadini”, ha detto ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI Aurelio Filippini dell’Ordine delle professioni infermieristiche della Lombardia. Se si recuperassero i 6-7’000 che lavorano all’estero, aggiunge, il problema sarebbe risolto.
Per Aurelio Filippini, per trattenere un maggior numero di lavoratori e lavoratrici in Italia”sarebbe il caso d’intervenire con qualche incentivo e benefit stabile nel tempo”, come per esempio dei buoni per la benzina o per la spesa. Se non si possono aumentare gli stipendi, insomma, bisogna almeno cercare di farli valere di più.
Inoltre, una cosa che manca molto, sottolinea, sono le borse di studio: “Siamo professionalmente – come livello di base – molto elevati. È però richiesto un costante approfondimento. Le professioni della sanità hanno bisogno di professionisti preparati.”
Nel canton Ticino, che impiega una grande maggioranza del personale infermieristico lombardo che rinuncia a lavorare in patria, però, la situazione non è rosea: secondo l’Associazione svizzera degli infermieri e delle infermiere (ASI), sezione Ticino, se venissero a mancare la forza lavoro frontaliera questa non farebbe che peggiorare.
“Due terzi delle infermierein Svizzera abbandonano la professione precocemente. E spesso queste persone hanno meno di 35 anni”, spiega Roberto Guggiari dell’ASI Ticino. Un chiaro segnale della situazione di questo mestiere. Bisogna ora trovare delle soluzioni perché si va incontro a una penuria entro il 2030, “ma siamo già su questa strada”.
Soluzioni, in parte, contenute nell’applicazione – ancora incompleta – dell’iniziativa per cure infermieristiche fortiCollegamento esterno approvata dal popolo svizzero due anni fa e che potrebbero in un certo senso frenare le infermiere e gli infermieri lombardi dall’immaginare un ipotetico ritorno in Italia. “Anche per le opportunità di formazione che hanno”, aggiunge Guggiari.
Prima grossa ondata di uccelli migratori di ritorno in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel fine settimana appena concluso la Stazione ornitologica svizzera di Sempach ha registrato il primo grande flusso di ritorno nella Confederazione di uccelli migratori, primizia della primavera, stagione riproduttiva, ormai alle porte.
Solo sei richieste per tenere il proprio Rottweiler nel Canton Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel Canton Zurigo solo sei padroni di Rottweiler hanno inoltrato richiesta per tenere il proprio cane dopo il cambio di norme. Da inizio anno è infatti necessario un permesso obbligatorio. Le domande vanno inoltrate entro fine giugno.
Quasi la metà degli appartamenti in affitto in Svizzera è in mani private
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo riporta l'Ufficio federale di statistica (UST), precisando tuttavia che ci sono notevoli differenze sia a livello cantonale sia in relazione all'anno di costruzione.
Svizzero morto in Iran: DFAE, “Teheran ha taciuto informazioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le autorità iraniane hanno taciuto alla Svizzera informazioni sul cittadino elvetico morto in una prigione e l'ambasciata non ha avuto accesso al detenuto.
Terrorismo, la Procura federale vuole vederci più chiaro sui minorenni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) vuole rafforzare la sua posizione nei procedimenti per terrorismo contro i minorenni, che oggi sono di competenza delle procure minorili cantonali: le parti hanno concordato un migliore scambio di informazioni.
Una pioniera a Berna: 150 anni fa nasceva la prima prof d’Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Importante ricorrenza per il femminismo svizzero: 150 anni or sono, il 16 febbraio 1875, nasceva Anna Tumarkin, un'ebrea russa che a Berna sarebbe diventata la prima professoressa universitaria in Europa.
Uomo fermato a Celerina con 21’000 sigarette in un’auto con targhe italiane
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un totale di 21'000 sigarette sono state scoperte in un'auto con targhe italiane guidata da un 56enne macedone lo scorso 30 gennaio durante un controllo a Celerina (GR). Lo comunica oggi l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
Caso Corona-Leaks, la protezione delle fonti è centrale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) non potrà servirsi delle mail di Peter Lauener, ex responsabile della comunicazione dell'allora consigliere federale Alain Berset, e neppure di quelle del direttore di Ringier, Marc Walder.
Iniziano gli scavi della seconda canna del San Gottardo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ad Airolo e a Göschenen sono state avviate le frese che scaveranno la seconda canna del tunnel del San Gottardo. L'apertura è prevista per il 2030.
Calano le importazioni illegali di farmaci in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso in Svizzera si sono registrate 5'668 importazioni illegali di farmaci, un dato in calo del 15% su base annua. Gli import più frequenti rimangono quelli riguardanti gli stimolanti per l'erezione, si legge in un comunicato odierno di Swissmedic.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Penuria di personale infermieristico, Luino offre l’alloggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Proposti contratti a termine con incentivi particolari per i posti più scoperti all’ospedale della cittadina in riva al Lago Maggiore.
L’esodo del personale infermieristico italiano verso la Svizzera non si ferma
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente del sindacato infermieri italiani Nursing Up tira di nuovo il campanello d'allarme: l'emorragia diventa drammatica.
Frontalieri, le difficoltà ci sono ai due lati del confine
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alle distorsioni sul mercato del lavoro locale si sommano le difficoltà delle imprese italiane che devono fronteggiare l’esodo continuo di dipendenti.
Corsi per trovare lavoro in Svizzera nel Varesotto, imprese preoccupate
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da maggio a Luino (Alto Varesotto) si tengono corsi rivolti ai e alle giovani che desiderano lavorare nella Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
A causa della carenza sempre più grave di personale, in alcuni ospedali italiani i medici possono guadagnare fino a 1'000 euro a notte per coprire un turno dalle 20 alle 8.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.