La televisione svizzera per l’Italia

Studiare i rifiuti per capire la popolazione

rifiuti
Il contenuto dei sacchi viene smistato in 32 categorie diverse. © Keystone / Philipp Schmidli

L'Ufficio federale dell'ambiente sta analizzando in questi giorni i sacchi della spazzatura della popolazione svizzera per capire come sono cambiate negli ultimi 10 anni le abitudini di consumo delle cittadine e dei cittadini.

Ogni 10 anni l’Ufficio federale dell’ambiente apre i sacchi della spazzatura di svizzere e svizzeri e ne analizza la composizione, per capire come evolvono le abitudini di consumo della popolazione per migliorare la gestione dei rifiuti.

L’operazione si sta svolgendo proprio in questi giorni n un centro di raccolta e riciclaggio nel canton Lucerna, dove si esaminano 16 tonnellate di rifiuti provenienti da 33 comuni rappresentativi di tutta la Svizzera. I risultati dell’indagine saranno disponibili fra un anno, ma sono già emersi segni di miglioramento in merito al riciclaggio e agli sprechi alimentari.

Gli scarti vengono separati e smistati in 32 categorie diverse: carta, cartone, plastica, latta, cibo (che a sua volta viene ulteriormente separato in carne, latticini,…). “Per il naso e gli occhi non è un’attività piacevole, ma richiede concentrazione, perché bisogna considerare ogni singolo oggetto. Ad esempio: è un imballaggio di plastica o una confezione composta da più materiali?”, spiega uno dei volontari.

Contenuto esterno

Nella Confederazione ogni abitante produce 700 chilogrammi di rifiuti urbani all’anno: si tratta di una delle cifre più alte al mondo. Fortunatamente, però, afferma l’Ufficio federale dell’ambiente, più della metà dei rifiuti viene riciclata. Sono inoltre stati fatti importanti progressi: “Ci muoviamo nella giusta direzione ed è una buona notizia. I Comuni hanno creato le strutture necessarie per dare alla popolazione la possibilità di riportare carta, vetro e altri materiali”, ha dichiarato la direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente Katrin Schneeberger.  

La riduzione del consumo delle risorse, il riutilizzo dei materiali, il riciclaggio restano temi centrali, ma l’indagine che si svolge quest’anno si focalizza anche sullo spreco alimentare. Un punto dolente, come dimostrano questi primi giorni di analisi dell’immondizia e come conferma il responsabile dello smistamento Markus Christen dell’agenzia per l’ambiente Umsicht: “È impressionante la quantità di cibo che finisce nella pattumiera: tantissimo pane, frutta, carne, latticini”. Un aspetto su cui c’è ancora molto lavoro da fare, come conferma Schneeberger: “È un’evoluzione sulla quale vogliamo intervenire e che vogliamo modificare”.

Lo studio dei rifiuti in corso servirà anche per capire meglio quali prodotti alimentari finiscono nella pattumiera più di altri, per proporre e adottare poi misure più mirate per ridurre gli sprechi.    

Attualità

Il villaggio di Brienz

Altri sviluppi

Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana

Questo contenuto è stato pubblicato al Il villaggio di Brienz nei Grigioni passa nuovamente alla fase rossa: l'accesso al paese è da ora vietato. Stando ai geologi, una grossa frana rischia di cadere nelle prossime settimane.

Di più Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana
L'entrata dell'ambasciata svizzera a Teheran.

Altri sviluppi

La Svizzera chiude l’ambasciata a Teheran

Questo contenuto è stato pubblicato al L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali.

Di più La Svizzera chiude l’ambasciata a Teheran
Il Palazzo dell'ONU a Ginevra.

Altri sviluppi

La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Consiglio federale ha stanziato 269 milioni di franchi per rafforzare la Ginevra internazionale, rispondendo alla concorrenza internazionale sempre "più agguerrita".

Di più La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale
Un momento della conferenza stampa.

Altri sviluppi

Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese

Questo contenuto è stato pubblicato al Per decenni, nell'abbazia di Saint-Maurice, in Vallese, si sono verificati casi di abusi sessuali sotto varie forme. Solo sotto la pressione dei media e dell'opinione pubblica la direzione ha preso coscienza dei propri doveri.

Di più Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese
Un uomo invita con un cartello a boicottare la Tesla.

Altri sviluppi

I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”

Questo contenuto è stato pubblicato al Smettere di comprare prodotti americani per segnalare la propria opposizione alle politiche del presidente Donald Trump? Così volevano fare gli svizzeri, ma la realtà appare diversa.

Di più I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”
I lavori di smantellamento.

Altri sviluppi

I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare

Questo contenuto è stato pubblicato al Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.

Di più I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare
Situla in bronzo

Altri sviluppi

La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche

Questo contenuto è stato pubblicato al A Berna, la direttrice dell'Ufficio federale della cultura Carine Bachmann ha consegnato all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado dei beni culturali della vicina penisola.

Di più La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR