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Spazio ai più piccoli

di Stefano Paolo Giussani

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Expo 2015 è anche un grande occasione per avvicinare i più piccoli ai temi del cibo e della sua sostenibilità. Esistono naturalmente i children park, ma perché escludere i piccoli da uno spettacolo che incanta? Un itinerario tra il ludico e l’educativo fornisce alle famiglie lo spunto per una giornata diversa nell’esposizione universale senza escludere nessuno.

La grande parata

La parata dei personaggi realizzati dalla Disney lungo il decumano è il momento di apertura dell’Expo dei bambini. Il padiglione del Brasile può essere la prima tappa, strutturata come un tunnel sulla vegetazione, offre la sensazione del volo sulle cime degli alberi grazie al camminamento originale che attira davvero tutti. Appena oltre, i copricapi tipici delle risaie della Thailandia diventano l’elemento che familiarizza con culture molto lontane.

Il tema della responsabilizzazione è centrato con il padiglione svizzero. Le torri sono un invito a limitare il consumo per lasciare qualcosa anche per chi viene dopo, mentre la grande scultura delle montagne del Gottardo spiega il legame con l’acqua, bene inestimabile per la vita. L’atelier del cioccolato è un momento didattico che permette ai bambini di scoprire la ricetta di uno dei prodotti a cui sono più affezionati.

Trattori veri e quiz

Le attività legate alle tecniche agricole contemporanee sono toccate dallo stand dei trattori, dove le macchine possono essere provate entrando nella cabina di guida. Il simulatore della mietitrebbia è un catalizzatore di interesse dove i bambini sono solo una scusa per i papà. Il quiz del + / – dà modo ai più piccoli di conoscere elementi chiave delle risorse sostenibili misurandosi con domande e soluzioni.

Pranzo salutare

Arrivato il momento del pranzo, nella varietà mondiale di sapori presenti a EXPO, conviene puntare sul sicuro: un classico pretzel e il tagliere della merenda sudtirolese sono uno spunto goloso senza essere troppo esotico e soprattutto garantendo di essere salutare. Proprio nello stand dell’Alto Adige, l’originale passerella tra i tronchi porta al panorama sulle vele del cardo e del vicino albero della vita. Le originali poltrone trottole sono uno stimolo da abbinare allo spettacolo di musica e zampilli sotto l’architettura simbolo di EXPO2015 che non va assolutamente persa.

A scuola divertendosi

Lo stand tedesco, poco distante, è il più multimediale di tutta l’esposizione universale. Grazie alla combinazione tra le seedboard e le stazioni interattive è una delle esperienze più coinvolgenti. In fondo al decumano per chi entra dalle stazioni ferroviaria e metro, c’è il padiglione dell’Oman. Nelle forme di un castello del deserto è sembra uscito da un parco tematico e, con i suoi giochi d’acqua, attira i bambini. Appena a fianco, la costruzione dell’Estonia è completamente circondata dalle altalene che dialogano con l’architettura in legno che fa tanto baita. Piacciono molto anche gli originali monopattini a tre ruote di produzione locale.

Tendenzialmente, a fine giro i bambini saranno ancora carichi, una novità ad ogni angolo è per loro una specie di batteria. Rassegnatevi, perché chi ha pensato a EXPO2015 ha progettato sì gli spazi per far sfogare le piccole belve, ma ha dimenticato le stazioni di ricarica per i genitori. È il pegno da pagare per uno spettacolo che probabilmente vedremo una volta sola nella vita e per il quale i nostri piccoli ci saranno grati.

Tutti i padiglioni di EXPO

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