Ci sono materie prime, come il nichel, troppo importanti per rinunciarvi.
Keystone / Boris Koltsov
Alcuni oligarchi russi, attivi sopratutto nel settore delle materie prime, non sono stati toccati dalle sanzioni poiché farlo arrecherebbe danni troppo importanti ai Paesi che prenderebbero misure nei loro confronti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Non tutti gli oligarchi russi che vivono all’estero si sono visti bloccare i conti e sequestrare i beni. Questo perché colpirli significherebbe compromettere gli interessi economici dei Paesi occidentali. È per esempio il caso di Vladimir Potanin, che da anni ha le sue imprese di materie prime in Svizzera.
Potanin è il terzo uomo più ricco della Russia: il suo patrimonio è stimato a 26 miliardi di dollari. Il “re del nichel”, come viene chiamato, è stato premier nell’era Yeltsin ed è ora molto vicino a Vladimir Putin. Non figura attualmente né nell’elenco delle sanzioni svizzere, né in quelle europee e tantomeno in quelle degli USA. Solo Il Regno Unito, il Canada e l’Australia hanno preso misure nei suoi confronti. Questo anche perché non vende i suoi prodotti in questi Paesi, spiega la ricercatrice dell’ONG Public Eye specializzata in Russia e materie prime Agathe Duparc.
Contenuto esterno
Nichel e palladio, con i quali lavora Potanin, sono fondamentali per le auto elettriche e per l’elettronica in generale e bloccare gli affari con l’oligarca significherebbe per molti Paesi vedere diverse industrie bloccate. La sua azienda – la Nordnickel – è infatti la più grande produttrice di nichel al mondo. Se anche Europa, Svizzera e USA dovessero cambiare idea, Potanin ha già fatto sapere di stare elaborando un piano B, ossia iniziare a lavorare con l’Asia, diversificandosi.
Diversificazione che ha già iniziato alcuni anni fa proprio in Svizzera, aprendo a Zugo una start up attiva nel settore blockchain, un progetto che dovrebbe portare il commercio di materie prime nel mondo delle criptovalute.
Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti critica duramente i previsti inasprimenti dei requisiti patrimoniali per la grande banca: sono sproporzionati ed estremi, ha affermato in una conferenza telefonica di commento ai risultati trimestrali.
La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso, i quattro quinti (79%) delle persone che sono partite da un aeroporto svizzero avevano una destinazione a corto raggio, ossia un paese in Europa: sul podio vi sono Spagna (3,10 milioni di persone), Regno Unito (2,89 milioni) e Germania (1,50 milioni).
Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani - Platforme Traite - ha identificato 201 nuove vittime di tratta in tutta la Svizzera, in leggero aumento rispetto al 2023.
Lupi, l’autorizzazione di abbattimento concessa dalle autorità di San Gallo è illegale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale ha accolto un ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura, che contestava l'autorizzazione di abbattere un lupo rilasciata nel novembre 2023 dalle autorità sangallesi e confermata dalla giustizia cantonale.
Kamchatka, sisma 8.8: allerta tsunami in tutto il Pacifico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la Kamchatka, nell’estremo oriente della Russia, generando un’allerta tsunami in tutto il Pacifico.
Svizzera tra unità e divergenze, il ritratto di una nazione al 1° agosto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio pubblicato a ridosso della Festa nazionale, la narrazione di una Svizzera capace di costruire compromessi e riforme gode di un ampio consenso tra la popolazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il gruppo bancario UBS ha registrato nel secondo trimestre un utile netto di 2,40 miliardi di dollari, raddoppiando la cifra su base annua. I capitali in gestione sono saliti a 6'618 miliardi, contro 6'153 miliardi a fine marzo.
Karin Keller-Sutter sui dazi statunitensi: “Negoziare è sempre possibile”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre prosegue l'attesa sulle decisioni del governo statunitense riguardanti i dazi applicati alle importazioni dalla Svizzera, Karin Keller-Sutter si mostra relativamente ottimista. Le decisioni sono però nelle mani di Donald Trump.
Mercato del lusso rallenta nel mondo, ma non in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il mercato del lusso sta rallentando a livello mondiale, sulla scia del calo della domanda in regioni importanti come la Cina, ma continua a tirare in Svizzera.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Importazioni da record di oro russo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante l’embargo, l’oro russo è arrivato in grandi quantità in Svizzera. Ma secondo le autorità federali sarebbe tutto regolare.
La Svizzera sospende i visti agevolati ai cittadini russi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Seguendo l'UE, anche la Confederarzione ha deciso di sospendere l'accordo di facilitazione del rilascio di visti stipulato con la Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La commissione europa dopo il petrolio, ha proposto di istituire un embargo anche alle importazioni di oro russo nei paesi dell'Ue.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ong Swissaid chiede al governo federale di ordinare l'embargo totale dei lingotti di Mosca per impedire che questo commercio finanzi la guerra.
L’ira di Mosca per il blocco delle merci verso Kaliningrad
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Russia minaccia ritorsioni contro il divieto di transito delle merci verso l'exclave. Ma UE e Lituania insistono: applichiamo solo le sanzioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso di riprendere le più recenti sanzioni disposte dall'Ue contro Russia e Bielorussia, a causa del conflitto in Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mano libera al governo federale in materia di sanzioni. È quanto prevede la revisione della legge sugli embarghi in dicussione alle Camere federali.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.