Alcuni oligarchi russi, attivi sopratutto nel settore delle materie prime, non sono stati toccati dalle sanzioni poiché farlo arrecherebbe danni troppo importanti ai Paesi che prenderebbero misure nei loro confronti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Non tutti gli oligarchi russi che vivono all’estero si sono visti bloccare i conti e sequestrare i beni. Questo perché colpirli significherebbe compromettere gli interessi economici dei Paesi occidentali. È per esempio il caso di Vladimir Potanin, che da anni ha le sue imprese di materie prime in Svizzera.
Potanin è il terzo uomo più ricco della Russia: il suo patrimonio è stimato a 26 miliardi di dollari. Il “re del nichel”, come viene chiamato, è stato premier nell’era Yeltsin ed è ora molto vicino a Vladimir Putin. Non figura attualmente né nell’elenco delle sanzioni svizzere, né in quelle europee e tantomeno in quelle degli USA. Solo Il Regno Unito, il Canada e l’Australia hanno preso misure nei suoi confronti. Questo anche perché non vende i suoi prodotti in questi Paesi, spiega la ricercatrice dell’ONG Public Eye specializzata in Russia e materie prime Agathe Duparc.
Contenuto esterno
Nichel e palladio, con i quali lavora Potanin, sono fondamentali per le auto elettriche e per l’elettronica in generale e bloccare gli affari con l’oligarca significherebbe per molti Paesi vedere diverse industrie bloccate. La sua azienda – la Nordnickel – è infatti la più grande produttrice di nichel al mondo. Se anche Europa, Svizzera e USA dovessero cambiare idea, Potanin ha già fatto sapere di stare elaborando un piano B, ossia iniziare a lavorare con l’Asia, diversificandosi.
Diversificazione che ha già iniziato alcuni anni fa proprio in Svizzera, aprendo a Zugo una start up attiva nel settore blockchain, un progetto che dovrebbe portare il commercio di materie prime nel mondo delle criptovalute.
80 anni fa, 20 persone persero la vita nel Lago dei Quattro Cantoni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'ottobre del 1944, una festa di matrimonio sfociò in un grave incidente navale, il peggiore mai avvenuto in Svizzera.
La soddisfazione sul posto di lavoro si misura con la frequenza di risate
Questo contenuto è stato pubblicato al
A chi ride di rado viene inviata una mail per risollevargli il morale, per esempio con un video divertente. Sembra una barzelletta ma l'apparecchio viene davvero testato negli uffici dell'assicurazione Baloise.
Aumenta la fiducia dei consumatori, ma crolla la sicurezza sull’impiego
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri e le svizzere guardano al futuro economico con un po' meno apprensione: la fiducia dei consumatori è in lieve aumento.
La Svizzera condanna l’attacco israeliano alle forze di pace in Libano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due caschi blu dell'UNIFIL sono stati feriti dal fuoco delle Forze armate israeliane suscitando reazioni, oltre che dall'ONU stessa, anche, tra gli altri, da Berna, Cremlino e Pechino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
AutoPostale deve risparmiare e prevede fino a un massimo di 70 licenziamenti, soprattutto in ambito amministrativo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Aurore poari sono state ben visibili localmente ieri sera nei cieli svizzeri. Sono state immortalate da diverse webcam, tra cui quella del Weisshorn di Arosa, nei Grigioni. A causa della copertura nuvolosa variabile, lo spettacolo non è stato avvistato ovunque.
Zurich Film Festival, premio alla carriera a Emil Steinberger
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tra le molte cose fatte, il 91enne cabarettista lucernese annovera il ruolo principale ne "Il fabbricasvizzeri", film cult del 1978 sull'immigrazione in Svizzera e record di incassi.
Venerdì è (forse) il giorno migliore per osservare la cometa Tsuchinshan-Atlas
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei prossimi giorni l'orbita della cometa Tsuchinshan-Atlas raggiungerà il punto più vicino alla Terra. A causa delle condizioni meteorologiche, domani sarà probabilmente il giorno migliore per osservare il corpo celeste a occhio nudo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Importazioni da record di oro russo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante l’embargo, l’oro russo è arrivato in grandi quantità in Svizzera. Ma secondo le autorità federali sarebbe tutto regolare.
La Svizzera sospende i visti agevolati ai cittadini russi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Seguendo l'UE, anche la Confederarzione ha deciso di sospendere l'accordo di facilitazione del rilascio di visti stipulato con la Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La commissione europa dopo il petrolio, ha proposto di istituire un embargo anche alle importazioni di oro russo nei paesi dell'Ue.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ong Swissaid chiede al governo federale di ordinare l'embargo totale dei lingotti di Mosca per impedire che questo commercio finanzi la guerra.
L’ira di Mosca per il blocco delle merci verso Kaliningrad
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Russia minaccia ritorsioni contro il divieto di transito delle merci verso l'exclave. Ma UE e Lituania insistono: applichiamo solo le sanzioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso di riprendere le più recenti sanzioni disposte dall'Ue contro Russia e Bielorussia, a causa del conflitto in Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mano libera al governo federale in materia di sanzioni. È quanto prevede la revisione della legge sugli embarghi in dicussione alle Camere federali.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.