Sei individui hanno preso in ostaggio questa mattina all'alba la famiglia di uno dei direttori dell'impresa Cendror di La Chaux-de-Fonds (canton Neuchâtel). Hanno poi costretto il padre a consegnare una quantità imprecisata di oro. La famiglia è stata ritrovata sana e salva, mentre il gruppo di malviventi è tuttora latitante.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Gli individui si sono presentati in casa del direttore, dove hanno minacciato il padre di famiglia, la moglie e il figlio. Hanno successivamente obbligato l’uomo a recarsi alla sede dell’impresa, dove si sono fatti consegnare “una certa quantità di oro”, indica la polizia cantonale neocastellana. L’ammontare della refurtiva non è ancora noto.
Il padre di famiglia è poi stato costretto a recarsi in un altro posto, dove si trovavano i malviventi e i loro ostaggi. La famiglia è stata abbandonata poco dopo nella zona di Biaufond (nel vicino canton Giura), sul confine francese, dove è stata ritrovata sana e salva.
I rapinatori, dal canto loro, sono fuggiti in direzione della Francia: la gendarmeria nazionale ha organizzato un vasto dispositivo di ricerca, che finora non ha dato esito.
Informata da un dipendente della CendrorCollegamento esterno, la polizia neocastellana ha attivato anch’essa un dispositivo che ha coinvolto una settantina di agenti, un elicottero e cani poliziotto.
La Cendror, azienda specializzata nel settore del recupero di metalli preziosi, aveva già subito una rapina nel 2011, quando quattro malviventi avevano sequestrato undici dipendenti, costringendoli ad aprire le casseforti. All’epoca la refurtiva (costituita da lingotti d’oro, di platino e di palladio) era stata stimata ad oltre 5,4 milioni di franchi. Alcuni autori di questo colpo sono stati identificati e arrestati. Uno è stato giudicato in Francia.
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