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Record di manifestazioni a Berna

donna in mezzo alla folla parla in un megafono
Ucraina, Iran e diritti delle donne sono stati i principali motori delle proteste. © Keystone / Anthony Anex

Mai come quest'anno svizzere e svizzeri sono scesi in piazza per protestare: nella capitale si è contato un numero record di manifestazioni.

Il 2022 è stato un anno prolifico per le manifestazioni in piazza a Berna, che hanno raggiunto un numero mai registrato in precedenza. Per quanto riguarda le altre città elvetiche il numero di raduni sit-in e dimostrazioni di ogni genere (autorizzate e non) è rimasto stabile.

Alla fine di novembre nella capitale elvetica sono state censite 363 dimostrazioni, tre in più che nell’intero 2019, quando era stato segnato il primato precedente, ha indicato a Keystone-ATS il Servizio ispettivo della polizia comunale (Polizeiinspektorat), l’autorità competente per questioni di polizia locale e amministrativa.

Durante i due anni segnati dalla pandemia di Covid-19, il numero di dimostrazioni è stato leggermente inferiore: questo perché nel canton Berna le regole relative alle manifestazioni sono state a tratti più restrittive di quelle fissate a livello federale.

Ucraina, diritti delle donne e Iran

Nell’anno che sta per concludersi, il conflitto in Ucraina è stato all’origine della più grande azione a Berna: il 26 febbraio, circa 20’000 persone hanno protestato contro la guerra, iniziata due giorni prima. Il 14 giugno, circa 10’000 manifestanti sono invece scesi in piazza in occasione dello sciopero delle donne.

Anche la situazione in Iran ha dato luogo a un numero particolarmente elevato di eventi, per lo più con un numero di partecipanti a tre cifre. All’inizio di novembre, diverse migliaia di persone si sono riversate nella Piazza federale per la manifestazione nazionale.

Quando ne viene a conoscenza (e non sempre capita), la Città di Berna registra tutte le manifestazioni autorizzate e non, grandi e piccole, spontanee e organizzate. La più grande non autorizzata dell’anno è stata la “passeggiata serale antifascista” di ottobre, alla quale hanno partecipato oltre 1’000 persone.

Il numero di manifestazioni in altre città rossocrociate è rimasto più o meno stabile rispetto al passato. Unica eccezione è Basilea, dove il numero di eventi di questo tipo è in costante aumento da anni. Per la polizia cantonale di Basilea Città, questo rappresenta un grosso impegno, ha spiegato un portavoce.

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