Quattro agenti condannati per lesioni nel centro per rifugiati di Boudry
Quattro agenti di una società privata sono stati riconosciuti colpevoli di lesioni avvenute nel centro federale per richiedenti asilo di Boudry (Neuchâtel).
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Nel decreto d’accusa emesso dalla procura cantonale vengono menzionati i reati di lesioni semplici ed esposizione a pericolo della vita altrui in relazione alle carenti attenzioni degli addetti alla sicurezza prestate a un richiedente che si era sentito male nell’inverno dell’anno scorso.
Intervento tardivo
In un video diffuso dalla televisione pubblica RTS viene ritratto un immigrato “in stato di ipotermia e ipoglicemia”, che crolla a terra nella sua cella, senza che il personale della struttura federale intervenga. Solo dopo una quarantina di minuti al malcapitato è stata offerta una coperta e sono stati chiamati i soccorsi.
Il Ministero pubblico neocastellano, che ha riconosciuto delle attenuanti per le guardie private – la cui formazione è inadeguata – ha inflitto condanne dalle 25 alle 40 aliquote giornaliere (sospese). Nessuna sanzione è stata invece ordinata nei confronti della Confederazione, da cui dipende il centro per richiedenti, e della società di sicurezza cui appartengono gli agenti condannati che, secondo quanto ha riferito la RTS, non lavorano più per Berna.
Da parte sua, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), che gestisce direttamente queste strutture federali, tramite la sua portavoce Anne Césard si è impegnata a garantire una migliore formazione sul posto di lavoro per le guardie di sicurezza.
Tensioni pregresse
A causa del crescente afflusso di migranti, il centro di Boudry è stato confrontato con una serie di situazioni difficili negli ultimi mesi. All’inizio dell’anno ospitava oltre 800 richiedenti asilo, sebbene l’accordo con la Confederazione preveda una capacità massima di 480 posti, e sono sorte anche tensioni con la popolazione locale.
Nel frattempo, è stato aumentato il personale adibito al sostegno sociale, passando da 70 posti di lavoro a tempo pieno a 120 tra gennaio 2022 e marzo di quest’anno. Ultimamente il tasso di occupazione del centro da parte dei e delle migranti è tornato alla normalità.
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