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Quando il Trono di Spade andava in scena a teatro

Prima dell’avvento della televisione, gli eroi popolari avevano per nome Orlando, Goffredo, Carlomagno o Palmerino. Eroi ora in mostra al Kunsthaus di Zurigo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 agosto 2017
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 25.8.2017)
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Il Teatro dei Pupi è stata una delle forme di arte popolare più in voga nell’Italia meridionale tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Le classi popolari accorrevano in massa a questi spettacoli di marionette, che mettevano in scena i leggendari cavalieri dei romanzi cavallereschi.

“Le storie si basavano soprattutto sulla Gerusalemme Liberata del Tasso e sull'Orlando Furioso dell'Ariosto, poemi epici scritti nel XVI, opere che i cantastorie dell'Italia meridionale completarono, riscrissero e così facendo tramandarono per secoli. Per questo erano ancora così conosciute dalla gente semplice dell'Ottocento e Novecento”, spiega alla RSI Daniela Hardmeier, curatrice dell’esposizione al Kunsthaus di ZurigoLink esterno.

I marionettisti si spostavano spesso da una località all’altra per presentare i loro spettacoli. Per pubblicizzarli utilizzavano dei cartelloni che annunciavano alla gente quale episodio del poema epico sarebbe stato rappresentato quella sera dal teatro dei pupi.

Ed è proprio su questi cartelloni che è incentrata la mostra presentata fino all’8 ottobre 2017 a Zurigo. Ne sono esposti una settantina, utilizzati da due famiglie di marionettisti all’inizio del Novecento a Napoli e Foggia.

“La gente comune andava in massa a vedere il teatro dei pupi, sera dopo sera per vedere i nuovi episodi. Si appassionava, ognuno aveva i propri eroi preferiti che seguiva in modo particolare. Così come oggi il pubblico segue Il Trono di Spade, allora seguiva l'Orlando", osserva Daniela Hardmeier.


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