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La passione per la lettura non conosce confini

Una pila di libri in una libreria
Keystone / Z1008/_jens Kalaene

Ci sono vacanze che, grazie ai libri, si possono trascorrere stando a casa. Noi vi portiamo a visitare librerie dell'altro mondo, passando dagli Stati Uniti all'Afghanistan, da Beirut ad Accra. O ancora dalle isole Svalbard. Ma attenzione, le librerie non sono semplici negozi dove si vendono libri. Sono molto di più.

In questo breve viaggio vi portiamo in sei librerie, una diversa dall’altra, accomunate dalla passione per il libro, la lettura. Luoghi che spesso diventano un punto d’incontro, una piazza e che creano una comunità. Impariamo a scoprire che le librerie hanno spesso anche un ruolo sociale fondamentale, al pari delle scuole: quello di diffondere la cultura, nella speranza che ogni mente che si apre al sapere, si trasformi in una porta chiusa alla guerra e all’intolleranza. Buona lettura


City Lights di San Francisco: la beat generation

San Francisco negli anni Cinquanta era considerata la culla della Beat Generation. Erano gli anni chiamati del “rinascimento” americano e la casa editrice City Lights ne era la forza letteraria. Fu aperta nel 1953 da Lawrence Ferlinghetti Collegamento esternoe pubblicò giovani poeti quali Jack Kerouac, Neal Kassady, Allen Ginsberg e Gregory Corso. “Urlo” di GinsbergCollegamento esterno, considerato il manifesto della Beat Generation, fu una delle prime pubblicazioni. La sua messa in commercio portò seri guai giudiziari e anche un periodo di galera per Ferlinghetti che da sempre, si era battuto per la libertà di stampa e di espressione.

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Di padre in figlio a Kabul

La libreria di Flower StreetCollegamento esterno, una delle vie del centro di Kabul, ha una storia di oltre trent’anni ed oggi è gestita dal giovane Omaid, libraio con la passione dei poeti classici, che ha ereditato l’attività dal padre.

Nonostante la povertà, la mancanza di sicurezza e l’alto tasso di analfabetismo, sono almeno sessanta le attività librarie della capitale afghana, che oggi rappresentano presidi di resistenza e luoghi di memoria di una tradizione letteraria millenaria. Osteggiati dai Talebani, i librai che negli ultimi anni hanno riaperto le attività si trovano in diverse aree della città e, come dice Omaid, hanno un ruolo sociale fondamentale, al pari delle scuole: quello di diffondere la cultura, nella speranza che ogni mente che si apre al sapere, si trasformi in una porta chiusa alla guerra e all’intolleranza.

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Una libreria boutique a Beirut: un luogo d’incontro

A Beirut, il pulsante quartiere di HamraCollegamento esterno, custodisce una piccola gemma di cultura a 360 gradi: è la libreria-boutique Dar Al MussawirCollegamento esterno, che fornisce testi di autori libanesi, medio-orientali e stranieri in più lingue. Ma Dar è molto di più: è letteralmente una casa perché nel 2011 i suoi fondatori (una giornalista, un fotografo e un’attivista) salvarono un’antica casa delle belle époque libanese dalla demolizione. È una cucina, perché si è dotata di un bistrò con piatti fusion tra la tradizione locale e altre ispirazioni; è una comunità, perché funge da luogo di incontro e collettore sociale delle diverse anime del quartiere (abitanti storici, lavoratori, intellettuali, stranieri di passaggio); è un laboratorio di idee, essendo un luogo dove sono nate due riviste libanesi, collaborazioni, progetti artistici, mostre di fotografia, workshop.

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L’anno della lettura in Ghana

Senza fondi e con un patrimonio librario in calo continuo – da oltre un milione nei primi anni ‘80 a 500-000 volumi oggi – le biblioteche del Ghana rischiavano di diventare un ricordo lontano, residuo di un’epoca in cui i leader africani puntavano sull’educazione.  Nel 2018 però, il governo di Nana Akufo-Addo, forte di una crescita economica tra le più alte del mondo, ha deciso di rilanciarle, dichiarando il 2019 ‘anno della lettura’ e triplicando il budget della Ghana Library Authority,Collegamento esterno una delle più antiche agenzie governative del paese.

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Libreria, bar, caffè: una bella realtà a Phoenix in Arizona

La libreria Changing HandsCollegamento esterno, si trova a PhoenixCollegamento esterno, nello stato dell’Arizona e offre ai suoi clienti anche un servizio di enoteca e di caffetteria. È unica nel suo genere in tutti gli Stati Uniti e la sua proprietaria Cindy Dach, ci ha spiegato che questo tipo di libreria deve essere il futuro. L’idea di Cindy è quella di creare un luogo di svago dove poter leggere, ma anche poter sorseggiare un bicchiere di vino o prendere un aperitivo in compagnia. Changing Hands ha aperto nel 1974 ed al suo interno si respira davvero un’atmosfera piacevole. 

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Un secolo di libri al Polo Nord

Quest’anno la Folkebibliotek di LongyearbyenCollegamento esterno compie cent’anni. A tutti gli effetti la biblioteca pubblica più settentrionale del mondo. Si trova sulle isole SvalbardCollegamento esterno, l’arcipelago appartenente alla corona norvegese, che dal Polo Nord geografico dista solo 1200 chilometri.

Oltre ventimila volumi e una sezione interamente dedicata all’Artico, alle storiche esplorazioni, tra cui quelle dell’eroe nazionale Roald Amundsen e dei dirigibili Norge e Italia di Umberto Nobile.

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