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Spacciatori di libri a Scampia

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Questo contenuto è stato pubblicato il 26 maggio 2019 minuti
Simone Bauducco, Rsionline

La sfida impossibile di un giovane editore partenopeo che ha aperto una libreria nel difficile quartiere di Scampia dove la lettura e i punti di aggregazione per giovani latitano. 

“L’area nord di Napoli da sempre è stata una delle principali piazze di spaccio d’Europa, ma da qualche anno stiamo provando a trasformarla in una piazza di spaccio di libri”. È questo il sogno di Rosario Esposito La RossaLink esterno, scrittore ed editore napoletano, che nel novembre 2017 ha aperto “La ScugnizzeriaLink esterno”, la prima e unica libreria in quest’area dove vivono oltre novantamila persone.

“La gente era costretta ad emigrare per comprare un libro doveva spostarsi percorrendo chilometri e chilometri e non c’erano spazi di aggregazione” ricorda lo scrittore nato e cresciuto in questo quartiere non facile.

Nel 2004 infatti va in scena la guerra di camorra tra gli scissionisti e il clan dei Di Lauro che lascia sul terreno tante vittime innocenti. Tra questi c’è il cugino di La Rossa, Antonio Landieri, ucciso a soli 25 anni per errore durante un conflitto a fuoco: “Quando mio cugino è stato ammazzato aprire una libreria poteva sembrare solo un sogno, ma oggi quel sogno si è realizzato”.

Oggi la libreria è un punto di riferimento per gli “scugnizzi” del quartiere che possono venire ad acquistare o consultare i libri, ma non solo. Ogni giorno la libreria organizza corsi di teatro coordinati dall’attrice Maddalena Stornaiuolo, corsi di radio e di recupero dei libri: “Abbiamo creato anche un ospedale dei libri - racconta La Rossa - dove recuperiamo i libri destinati al macero e gli diamo una nuova vita perchè crediamo che aggiustando una storia, i ragazzi possano aggiustare anche le proprie storie di vita”.

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