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L’ex ministro ginevrino Pierre Maudet definitivamente condannato

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Per diversi anni, Pierre Maudet è stato considerato l'enfant prodige non solo della vita politica ginevrina ma anche nazionale. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Recandosi ad Abu Dhabi interamente a spese delle autorità dell'emirato per assistere a un Gran Premio di Formula 1, Pierre Maudet – consigliere di Stato all'epoca dei fatti – si è reso colpevole di accettazione di vantaggi.

La sentenza resa pubblica mercoledì del Tribunale federale chiude definitivamente una vicenda che per anni ha avvelenato la vita politica nel Canton Ginevra.

La più alta istanza giudiziaria svizzera ha ammesso un ricorso del Ministero pubblico ginevrino, ribaltando il giudizio della Camera penale d’appello e di revisione della Corte di giustizia ginevrina, che aveva assolto Maudet per il suo viaggio nel Golfo.

I giudici di Mon Repos hanno ritenuto che non si possa seguire il tribunale cantonale ginevrino “quando ammette la necessità di un parallelismo tra l’illegittimità della concessione dell’indebito vantaggio e quella della sua accettazione da parte dei pubblici ufficiali”.

Secondo i magistrati, si può perfettamente considerare punibile unicamente il comportamento di chi accetta vantaggi. Per giudicare un tale atto non è necessario esaminare se colui che ha concesso un vantaggio l’abbia fatto aspettandosi qualcosa in cambio.

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In questo caso, Maudet era consapevole della “natura indebita del vantaggio” (pari a una somma complessiva stimabile in circa 50’000 franchi) e ha accettato di averne beneficiato a causa delle sue funzioni ufficiali, ha ritenuto il Tribunale federale. L’ex consigliere di Stato ginevrino si era recato ad Abu Dhabi con la famiglia e il suo capo di gabinetto.

Per diversi anni, Pierre Maudet – che ha appena 44 anni – è stato l’uomo forte del Governo cantonale ginevrino. Esponente del Partito liberale radicale, nel 2017 è anche stato candidato per un seggio in Consiglio federale, ma il Parlamento gli ha preferito il ticinese Ignazio Cassis.

La sua carriera ha subito una svolta quando nel settembre 2018 è venuta alla luce la vicenda di Abu Dhabi. Escluso dal suo partito nel 2020, si è dimesso dal Governo cantonale l’anno successivo, ripresentandosi però per la sua stessa successione, fallendo – anche se per poco – una clamorosa rielezione.

Maudet ha recentemente annunciato di voler candidarsi per un seggio nell’Esecutivo cantonale in occasione delle prossime elezioni nella primavera del 2023.

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