L’eccellenza nello studio di neve e valanghe è a Davos
Un ricercatore dell'SLF di Davos impegnato sul campo.
Keystone / Alessandro Della Bella
Importante riconoscimento internazionale per l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) che ha sede nel Canton Grigioni.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
L’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ha designato l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos come centro di eccellenza planetario per l’osservazione della neve.
La commissione responsabile dell’OMM giustifica la sua decisione con il fatto che l’SLF dispone di un’infrastruttura di misurazione di alta qualità e di oltre 80 anni di ricerche sul tema.
La serie di rilevamenti a lungo termine dell’SLF, come la profondità della neve, l’equivalente in acqua del manto nevoso, l’altezza della neve fresca e il suo valore idrico da molte località della regione alpina svizzera, sono uniche al mondo, hanno convenuto gli esperti dell’Organizzazione meteorologica mondiale, e testimoniano l’enorme esperienza e competenza cumulata nei decenni in questo ambito.
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Il sito di misurazione più noto è quello allestito sul Weissfluhjoch (sopra Davos, a 2’536 metri d’altitudine), dove i rilevamenti vengono effettuati dal 1936. Frutto della ricerca dell’SLF è tra l’altro la SnowMicroPen, uno strumento che viene utilizzato a livello internazionale per le misurazioni del manto nevoso, anche per definire le caratteristiche delle piste per le gare di sci.
Ma per il grande pubblico il prodotto più famoso del centro, appartenente all’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), è il bollettino delle valanghe. Tra i compiti dell’istituto figurano, oltre la ricerca sulla neve e sulle valanghe, anche studi sui pericoli naturali alpini, sul permafrost e sui sistemi ecologici montani.
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