La notizia dell'arrivo del presidente ucraino a Davos sarebbe dovuta restare segreta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi
Dopo avervi partecipato per due anni da remoto, in videoconferenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà quest’anno fisicamente presente al Forum economico mondiale (WEF) che avrà luogo la prossima settimana a Davos. La notizia è trapelata ieri sui portali del gruppo Tamedia e oggi se ne continua a parlare in maniera critica, non tanto per la presenza del leader ucraino al Forum quanto per la mancata discrezione riguardo al suo arrivo.
“I titoli di giornale usciti lunedì mettono in imbarazzo la Svizzera: per un Paese che si presta come sede di colloqui di pace, la discrezione dovrebbe essere di massima priorità insieme alla sicurezza. Il fatto che Zelensky sia nel mirino dei servizi segreti russi è infatti evidente anche senza dover approfondire la situazione attuale della guerra russo-ucraina”, scrive oggi la Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno (NZZ).
Altri sviluppi
Altri sviluppi
In gennaio la Svizzera accoglierà colloqui di pace sull’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Volodymyr Zelensky lo ha comunicato su X e il Dipartimento federale degli affari esteri lo ha confermato lunedì.
Né il Dipartimento degli Affari esteri (DFAE) né l’ambasciata ucraina hanno commentato la questione, aggiunge il foglio zurighese, dato che la visita rimane strettamente confidenziale. Tuttavia, “è molto probabile – si legge ancora sulla NZZ – che il viaggio venga annullato a causa delle fughe di notizie”.
Ci si chiede quindi chi avesse interesse a diffondere le voci sulla visita. “I complessi preparativi da parte delle amministrazioni erano in corso, nella massima segretezza, già da metà dicembre. Il Governo federale non è solo responsabile della protezione dei partecipanti al WEF a Davos, ma organizza anche il programma di visita di un ospite particolarmente esposto nell’ambito della sicurezza”.
Regli: “I sicari russi saranno già pronti in Svizzera”
Critiche sulla discrezione e sulla gestione della sicurezza sono arrivate oggi anche dall’ex capo del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Peter Regli, che si è espresso in un’intervista rilasciata a TicinonewsCollegamento esterno.
Regli ha ricordato che Mosca ha l’obiettivo di eliminare proprio Zelensky, ovunque esso si trovi. “Detto in altre parole: i sicari russi saranno già pronti in Svizzera”, ha dichiarato alla testata ticinese.
L’annuncio anticipato della presenza del presidente ucraino quindi “non è molto positivo”. I media sono liberi di esprimersi, ha sottolineato, ma ora sarà necessario costruire una vera e propria roccaforte nella nota località grigionese per proteggerlo. “Sono convinto che gli agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos alla ricerca delle debolezze del sistema”, ha afferma Regli. Quest’ultimo si è comunque anche detto convinto che le autorità preposte stiano facendo il necessario per garantire la sicurezza da ogni punto di vista.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Zelensky non mancherà al Forum economico di Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo due anni in cui ha presenziato solo in videoconferenza, il leader ucraino verrà nei prossimi giorni in Svizzera per l'evento che raggruppa personalità da tutto il mondo.
In gennaio la Svizzera accoglierà colloqui di pace sull’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Volodymyr Zelensky lo ha comunicato su X e il Dipartimento federale degli affari esteri lo ha confermato lunedì.
Se per andare a parlare di clima, i leader producono uno sproposito di CO2
Questo contenuto è stato pubblicato al
I jet privati usati per recarsi al Forum economico mondiale producono emissioni di anidride carbonica pari a 350'000 automobili.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.