Il cinema birmano, un cinema dove non ci si può nemmeno baciare
Tra i protagonisti del Locarno Film Festival vi è anche un giovane regista del Myanmar, Maung Sun, giunto nella città ticinese senza la produttrice del suo film, imprigionata dalla giunta militare birmana.
Il mondo artistico e cinematografico in particolare non è uscito indenne dal colpo di Stato perpetrato sei mesi fa dai militari birmani. Diversi professionisti del settore sono stati arrestati.
Tra di loro la regista e produttrice Ma Ateint, imprigionata da oltre un mese, e che sarebbe dovuta essere presente al Locarno Film Festival. ""Non sappiamo nemmeno quali siano le accuse del regime militare", spiega alla Radiotelevisione svizzera Maung Sun.
Il giovane cineasta birmano, che alla manifestazione locarnese presenta il suo primo lungometraggio, una commedia intitolata Money has four Legs, testimonia della situazione in cui versa il suo paese e il cinema in Myanmar.
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