Credit Suisse, raccolti i fondi per un’azione legale collettiva dell’azionariato
LegalPass ha raccolto i fondi necessari per portare avanti la causa collettiva in favore degli azionisti che ritengono di non essere stati pagati abbastanza dopo la fusione tra Credit Suisse e UBS.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La causa collettiva in favore degli azionisti di Credit Suisse (CS), che ritengono di essere stati pagati troppo poco nell’ambito dell’acquisizione da parte di UBS, si farà: l’azienda LegalPass ha annunciato giovedì che la soglia di finanziamento necessaria per dare il via all’azione legale è stata raggiunta.
Con la sua iniziativa denominata Credit US, l’impresa – una startup fondata nel 2022 da due avvocati che ha come obiettivo di rendere il diritto accessibile a tutti – punta a contestare il rapporto di concambio (1 azione UBS per 22,48 azioni CS) stabilito nell’ambito dell’operazione orchestrata dal Consiglio federale sulla base del diritto di necessità. Al di fuori, quindi, dei parametri legali normali.
In tal modo – ha ricordato qualche giorno fa la fondazione Ethos, che sostiene l’iniziativa di LegalPass – l’istituto in difficoltà era stato valutato a soli 3 miliardi di franchi, mentre alla chiusura delle contrattazioni borsistiche di venerdì 17 marzo (prima, quindi, della famosa domenica 19 marzo quando il Governo ha annunciato la fusione) il suo valore era di 7 miliardi.
I fondi raccolti permettono ora la preparazione e l’inoltro della causa al competente tribunale di Zurigo da parte di Andreas Hauenstein, avvocato dello studio Baumgartner Mächler, che pure si trova nella città sulla Limmat.
“Questo progetto, il primo del suo genere in Svizzera, ha comportato mesi di lavoro e centinaia di telefonate: ad oggi oltre 350 partecipanti hanno già aderito all’azione Credit US”, si legge in un comunicato. “La risonanza è stata incredibile”, afferma Philippe Grivat, cofondatore di LegalPass, citato nella nota. “Siamo davvero commossi dai molti messaggi di ringraziamento da parte di azionisti che finalmente hanno un modo per far sentire la loro voce, e siamo orgogliosi di vedere la nostra azione prendere forma”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il secondo fondatore di LegalPass, Alexandre Osti: “Gli azionisti di Credit Suisse non sono stati ascoltati all’assemblea generale: daremo loro voce in tribunale”.
Il diritto svizzero non contempla lo strumento della causa collettiva in senso stretto, la “class action” sul modello americano pensata per dare la possibilità a piccoli consumatori (o investitori) di affrontare cause altrimenti molto difficili da sostenere. La legge sulla fusione, la scissione, la trasformazione e il trasferimento di patrimonio (LFusCollegamento esterno) prevede però la possibilità di contestare il cosiddetto “rapporto di scambio delle quote”.
Gli e le abitanti di Brienz devono lasciare le loro case
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il paesino di Brienz (canton Grigioni) verrà evacuato entro il 17 novembre. Lo scrive il Comune di Albula/Alvra in un comunicato. Negli scorsi giorni le autorità avevano informato sul rischio della frana che potrebbe travolgere il paese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli Stati Uniti la futura amministrazione sta cominciando a prendere forma. Alcune nomine sono già state annunciate ufficialmente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La tensione rimane alta ad Amsterdam dopo le violenze avvenute nella notte tra giovedì e venerdì in seguito alla partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv.
“Diminuire la velocità degli aerei per abbassare subito le emissioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio, le compagnie aeree potrebbero diminuire immediatamente il loro impatto ambientale riducendo la velocità degli apparecchi.
Aumentano i costi e i tempi d’assistenza nelle case di riposo e di cura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2023, i costi delle case per anziani medicalizzate sono aumentati del 5% rispetto all'anno precedente e quelli dei servizi di assistenza e cura a domicilio del 7%, per un totale di 15 miliardi di franchi. Si tratta della crescita più forte dell'ultimo decennio.
Il reddito delle economie domestiche è stabile, ma aumentano i consumi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2022 il reddito medio disponibile delle economie domestiche è rimasto stabile rispetto agli anni precedenti, a 6'902 franchi mensili.
Ex giudice grigionese condannato per violenza carnale
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex giudice del Tribunale amministrativo grigionese è colpevole di violenza carnale, molestie sessuali e minacce contro una ex praticante.
Il 40% della popolazione elvetica è dipendente dal proprio cellulare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 40% della popolazione mostra notevoli segni di dipendenza dal cellulare, indica un sondaggio condotto per conto del servizio di confronti in linea comparis.ch.
È tempo di chiusura per i passi invernali svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Furka, Klausen, Susten, Grimsel e Novena sono chiusi per la stagione invernale, mentre rimangono ancora aperti San Gottardo e Oberalp.
Costi sanitari, occorre risparmiare 300 milioni all’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 2026 occorrerà risparmiare ogni anno 300 milioni di franchi. È l'obiettivo fissato dagli attori del settore sanitario nel corso di una tavola rotonda condotta dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
UBS pronta a tagliare la metà degli impieghi di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
UBS si prepara a tagliare oltre la metà della forza lavoro di Credit Suisse a partire dal prossimo mese. Lo riporta Bloomberg.
Credit Suisse-UBS, Mister Dati critica il Governo per poca trasparenza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale, mediate la legislazione d'urgenza, ha impedito l'accesso ai documenti riguardanti l'acquisizione di CS da parte di UBS.
La BNS vuole trarre insegnamenti della debacle di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) vuole che la crisi di Credit Suisse, riacquistata dalla concorrente UBS per evitarne il fallimento, sia una lezione per il futuro.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.