In Svizzera, sempre più persone sono vittime della tratta di esseri umani e della violenza ad essa associata.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Nel 2022, il Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne (FIZ), con sede a Zurigo, ha preso in carico 822 vittime di violenza e sfruttamento in Svizzera, si legge in un comunicatoCollegamento esterno diffuso lunedì. Rispetto all’anno precedente è stato registrato un aumento di circa il 15%. La crescita è imputata in parte anche al regime migratorio europeo e alla politica degli stranieri in Svizzera.
La guerra in Ucraina dimostra inoltre che “più sicure sono le vie di fuga e più legale è la migrazione, meno persone sono vittime del traffico di esseri umani”, ha affermato Lelia Hunziker, direttrice della FIZ.
Le persone non sono vittime della tratta di esseri umani solo durante la fuga, sottolinea il Servizio: infatti, due terzi delle persone assistite sono state sfruttate in Svizzera.
Delle donne migranti assistite, un terzo proveniva dall’America latina e dai Caraibi e un quarto dai Paesi dell’UE e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS). Il 35% erano lavoratrici del sesso, il 23% vittime di violenza e sfruttamento in contesti di relazioni di coppia.
“Fortezza Schengen”
L’anno scorso, tuttavia, non solo le donne, ma anche un maggior numero di uomini vittime di sfruttamento sessuale si è rivolto al FIZ. È anche aumentato il numero dei casi di sfruttamento delle persone come forza lavoro.
L’unità specializzata critica la “fortezza Schengen” dell’Europa, che rende le frontiere invalicabili e la migrazione legale impossibile per le persone provenienti da Paesi extraeuropei. Inoltre, l’Accordo di Dublino non protegge le vittime, ma le rimette nelle mani dei colpevoli.
Anche la legge svizzera sugli stranieri non offre una protezione sufficiente alle vittime di violenza domestica. Il soggiorno in Svizzera è spesso vincolato alla permanenza con il coniuge, anche se quest’ultimo è pericoloso.
Sergio Ermotti: “È prematuro guardare a nuove acquisizioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per UBS è prematuro pensare a nuove acquisizioni, nell'ambito del processo di consolidamento e di nuova regolamentazione in atto nel settore bancario.
Zelensky al WEF: “L’Europa si dia una mossa se vuole contare”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Martedì ospite al WEF, il presidente ucraino Volodymir Zelensky si è detto preoccupato, come molti altri, del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: ascolterà l'Europa o negozierà solo con Russia e Cina, si è chiesto.
La politica di Donald Trump ha fatto da fil rouge (invisibile) al primo giorno del WEF
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Unione europea, attesa all'indomani dell'insediamento degli Stati Uniti, ha adottato una posizione forte all'apertura del WEF di Davos martedì. La Cina ha ribadito la sua opposizione al protezionismo americano, mentre la Svizzera ha chiesto una maggiore stabilità.
Donazioni di organi, nel 2024 il secondo numero più alto
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera l'anno scorso sono stata effettuate 187 donazioni di organi post-mortem: si tratta della cifra più elevata dopo il record di 200 nel 2023. Lo ha comunicato oggi la fondazione Swisstransplant.
Sparò a un’immagine di Gesù e della Madonna, oggi Sanija Ameti lascia il PVL
Questo contenuto è stato pubblicato al
La co-presidente di Operazione Libero, Sanija Ameti, si è dimessa dal Partito dei Verdi liberali (PVL). La consigliera comunale nella città di Zurigo ha annunciato la decisione dopo la bufera sollevata dalla vicenda degli spari a un'immagine di Gesù e della Madonna.
Imprese e tutela dell’ambiente, raccolte oltre 180’000 firme
Questo contenuto è stato pubblicato al
I promotori dell'iniziativa "Per grandi imprese responsabili - a tutela dell'essere umano e dell'ambiente", lanciata il 7 di gennaio scorso, avrebbero già raccolto 183'661 firme, che devono ancora essere convalidate, in appena 14 giorni.
La musica rafforza le connessioni cerebrali nei neonati prematuri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei neonati prematuri, la musica rafforza le connessioni in alcune aree del cervello. Gli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG) studiano questo fenomeno da diversi anni. Ora è più chiaro quali aree del cervello rispondono alla musica.
La Svizzera è un valore sicuro secondo i vertici delle aziende elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
I capi d'impresa in Svizzera sono ottimisti per il 2025, malgrado un mondo in crisi. Si affidano al mercato elvetico piuttosto che a quello internazionale, mostra un sondaggio pubblicato lunedì, all'apertura del Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Quando la migrazione fa emergere gli abusi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un convegno organizzato all'Università della Svizzera italiana affronta l'annosa questione della tratta di esseri umani.
Passatori in aumento al confine tra Svizzera e Italia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi mesi il fenomeno dei passatori sembra aver registrato un'accelerata al confine tra Svizzera e Italia, stando a quanto confermato alla Radiotelevisione Svizzera dalla polizia ticinese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una donna su tre ha subito nel corso della sua vita violenza fisica o sessuale e nella maggior parte dei casi l'autore è il partner della vittima.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.