Presentata la 77edizione del Locarno Film Festival
Gli organizzatori del Locarno Film Festival hanno annunciato mercoledì a Zurigo il programma della 77esima edizione, in presenza della nuova presidente Maja Hoffmann. Verranno proiettati 225 film, di cui 104 prime mondiali e 5 prime internazionali.
Alla conferenza stampa, tenutasi al LUMA Westbau, di proprietà della Fondazione LUMA di Maja Hoffmann, la nuova presidente ha sottolineato di essere onorata di presentare il programma in questi spazi che attualmente ospitano una mostra sulla regista francese Agnès Varda, “una grande ispirazione per noi tutti”, ha detto.
Molte registe in concorso
Nel Concorso internazionale, in lizza per il Pardo d’Oro ci sono 17 film. Fra questi si citano pellicole di registi già noti quali Ben Rivers e Hong Sangsoo. Ma anche nomi meno conosciuti, tutti di registe, precisa il direttore artistico Giona A. Nazzaro: Saulé Bliuvaité, Marta Mateus, Sylvie Ballyot e Sara Fgaier.
Non sono stati molti i film di registe pervenuti rispetto a quelli di registi, però nel concorso internazionale ne sono stati selezionati il 47.1%, hanno spiegato gli organizzatori. Tuttavia la scelta è stata fatta indipendentemente dal sesso del cineasta e basandosi unicamente sulla pellicola, ha chiarito Nazzaro.
Anche un film svizzero è in corsa per il Pardo d’Oro: “Der Spatz im Kamin” di Ramon Zürcher.
Nella categoria Cineasti del presente sono 15 i film in concorso, molti dei quali provenienti dall’Europa dell’est e di giovani registi. Fra le pellicole selezionate c’è anche un cartone animato: “Olivia & Las Nubes” di Tomás Pichardo-Espaillat. Si cita inoltre “Hanami” della regista ticinese Denise Fernandes.
Produzioni elvetiche
Al Locarno Film Festival, che si terrà dal 7 al 17 agosto, non mancheranno produzioni svizzere: ne sono state selezionate 41. “Il cinema svizzero vive un momento particolare”, queste le parole di Nazzaro.
Sono diverse le co-produzioni elvetiche che verranno mostrate in Piazza Grande, fra queste si cita “Reinas” di Klaudia Reynicke, regista peruviana da tempo residente in Ticino e il film di science-fiction “Electric child” dello zurighese Simon Jaquemet.
Fuori concorso, verrà presentata per la prima volta una serie TV svizzera a Locarno: si tratta di “Espèce menacée”, una serie RTS firmata Bruno Deville e Léo Maillard, ha indicato l’emittente romanda in una nota odierna. Dopo la proiezione al festival dei due primi episodi, la serie TV completa potrà essere vista su PlaySuisse fino al 10 settembre.
Fra i film internazionali che verranno proiettati sotto le stelle di Piazza Grande, Nazzaro cita in particolare “The Seed of the Sacred Fig” del regista iraniano Mohammad Rasoulof. Il direttore artistico lo ha descritto come “uno dei film più coraggiosi degli ultimi anni”.
Pellicole restaurate
A Locarno i cinefili potranno (ri)scoprire diverse pellicole restaurate. Fra queste “The Lady from Shanghai” di Orson Welles, che verrà proiettata in seconda serata in Piazza Grande l’11 agosto nell’ambito della retrospettiva dedicata ai 100 anni della Columbia Pictures.
Nella sezione Histoire du cinéma, fra le altre cose, verrà reso omaggio all’americano Stan Brakhage, definito da Nazzaro “uno dei più grandi registi sperimentali”, con dieci suoi film restaurati e proiettati in 16mm.
“Più di 40 film sono in 35mm o 16mm, siamo un festival del film nell’era digitale”, ha sottolineato il direttore artistico.
Premiati Mélanie Laurent e Guillaume Canet
In concomitanza con l’annuncio del programma sono stati resi noti i vincitori dell’Excellence Award Davide Campari che quest’anno va agli attori e registi francesi Mélanie Laurent e Guillaume Canet.
I due sono protagonisti della pellicola “Le Déluge” del regista italiano Gianluca Jodice, che aprirà il festival mercoledì 7 agosto, giorno nel quale verranno premiati i due cineasti.
Gli altri ricompensati del festival, fra cui la regista neozelandese Jane Campion, sono già stati resi noti nelle scorse settimane.
Più partner privati
Il managing director Raphaël Brunschwig ha sottolineato che “la situazione finanziaria non è facile ma siamo in una buona posizione”, unendosi a quanto detto dalla nuova presidente Maja Hoffmann in apertura.
I finanziamenti pubblici da parte dell’Ufficio federale della Cultura (UFC), del Canton Ticino e della Città di Locarno, non sono garantiti per i prossimi anni. “Una delle nostre priorità è far crescere le collaborazioni con partner privati. L’obiettivo è di trovare nuovi partner internazionali”, ha spiegato Brunschwig.
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