A causa delle valanghe sono morte finora 15 persone in Svizzera
Nonostante la scarsità delle precipitazioni nevose che ha caratterizzato questo inverno, le valanghe in Svizzera hanno provocato finora 15 vittime.
In Svizzera 15 persone sono morte nel corso di questa stagione invernale a causa di valanghe e questo anche se la neve è stata poca: secondo l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (WSL), che ha divulgato mercoledì questi dati, tra la metà di febbraio e la metà di marzo il livello della neve è stato il più basso mai registrato.
Al 31 di marzo, oltre alle vittime di cui sopra, è stata conteggiata anche una persona che è data per dispersa. Il numero dei deceduti in media negli ultimi 20 anni è di 17, numero vicino a quello calcolato per la stagione invernale 2022/2023. Risultano invece più basse della media pluriennale le cifre riferite alle valanghe che hanno causato danni materiali (15) e a quelle che hanno recato lesioni personali (103).
Secondo il WSL, tutte le vittime erano appassionate di sport invernali che si trovavano in zone non sicure: nove persone erano impegnate in escursioni, sei in percorsi fuori pista.
Inverno senza neve
L'inverno è stato caratterizzato anche dall'eccezionale mancanza di neve, ha aggiunto l'istituto. Nella seconda metà di febbraio, l'altezza della coltre a quote medie d'altitudine è stata chiaramente ai minimi storici, mentre al di sopra dei 2'000 metri non c'è mai stata così poca neve da 50 anni a questa parte.
Nel corso della stagione ha nevicato circa l'80% in meno rispetto alla media delle precipitazioni registrate sotto i 1'000 metri d'altitudine tra il 1991 e il 2020.
Il bilancio definitivo verrà presentato dopo il 30 settembre, alla fine dell'anno idrologico.
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