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Dazi USA su alluminio e acciaio, tregua finita

Deposito di bobine d acciaio, alcune imballate
Bobine d'acciaio tedesche in un'immagine d'archivio. Keystone

Alla mezzanotte di venerdì, ora di Washington, entrano in vigore negli Stati Uniti i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Europa, Canada e Messico. Lo ha annunciato il segretario al commercio Wilbur Ross.

Finora, i paesi dell’Unione Europea e i due confinanti degli USA erano stati esentati dalle tariffe, 25% per l’acciaio e 10% per l’alluminio, varate dal presidente Donald Trump in marzo.

Verosimilmente, saranno imposte quote o limitazioni all’importazione anche da Paesi come Argentina, Australia, Brasile e Corea del Sud.

“Impatto minimo sulle economie alleate”

Replicando alla minaccia dell’UE di rispondere con durezza, Wilbur Ross si è mostrato tranquillo: “Gli Stati Uniti continueranno a combattere gli abusi di tipo commerciale” e “l’eventuale rappresaglia non avrà un impatto significativo sull’economia USA”.

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Il segretario al commercio ha inoltre sostenuto che le imposte all’importazione “hanno una rilevanza minima rispetto alle economie interessate, e l’aumento dei prezzi sui prodotti colpiti sarà di poco conto”. “Gli alleati si dimenticheranno presto di questa decisione”, ha aggiunto.

Pronta la rappresaglia UE

“Questo è protezionismo puro e semplice”, ha dichiarato dopo l’annuncio il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. “Gli Stati Uniti non ci lasciano nessun’altra scelta che l’imposizione” di contromisure, ha chiarito.

Tali contromisure, in preparazione da fine marzo, prevedono dazi sui prodotti americani per un valore di 2,8 miliardi di euro, equivalente alla stima dei danni che subirà l’economia comunitaria.

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Saranno colpiti prodotti simbolo (come una nota marca di jeans e una di motociclette) e tipici (quali il Bourbon e il burro d’arachidi). Al contempo, il caso sarà portati davanti all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).

“Non è il modo di fare tra amici”

“Gli USA hanno voluto usare la minaccia delle restrizioni commerciali come leva per ottenere concessioni: questo non è il modo in cui noi facciamo affari, e non certo tra partner, amici e alleati di lunga data”, ha commentato la Commissaria UE al commercio Cecilia Malmstroem.

“È un brutto giorno per il commercio mondiale”, ha aggiunto, facendo eco a Juncker che ha ribadito come l’Unione Europea ritenga tali dazi unilaterali “ingiustificati”.

UE: vittima, non fonte del problema

“L’UE non è la fonte del problema della sovraccapacità nel settore siderurgico ma al contrario ne è ugualmente vittima”, ha spiegato il presidente della Commissione, secondo il quale gli Stati Uniti, prendendo di mira l’Europa, “stanno facendo il gioco dei responsabili del problema.

La Cina è il principale produttore di acciaio a basso costo, grazie a sussidi e dumping.

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Anche Canada e Messico hanno annunciato giovedì l’applicazione di contromisure dopo l’entrata in vigore dei dazi su acciaio e alluminio.

Il ministero dell’economia messicano riferisce ad esempio di tasse all’importazione su carne suina, uva, mirtilli e altri prodotti dagli USA.

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