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Campagna vaccinale con le star dello spettacolo e dello sport

Anna Rossinelli durante la sua partecipazione a Eurovision Song Contests 2011
Ci sarà anche Anna Rossinelli, qui durante la finale di Eurovision Song Contests 2011. Keystone / Nigel Treblin

Il governo chiama le star della musica e dello sport per fare uno scatto nella campagna di immunizzazione contro il coronavirus. Saranno oltre ottanta le personalità che sosterranno la settimana di vaccinazione indetta da Berna.

Da lunedì prossimo si terrà la Settimana nazionale di vaccinazione con lo slogan “Superiamo insieme la pandemia”. Per facilitare l’accesso al siero saranno operative unità mobili e consulenti saranno a disposizione di chi vuole maggiori informazioni.

Per l’occasione oltre 80 personalità del mondo dello sport, della cultura, dell’economia e della politica prenderanno posizione a favore dell’iniziativa in una serie di inserzioni. È previsto anche un tour (Back on TourCollegamento esterno) con una vasta offerta di informazioni e una serie di concerti che farà tappa in varie città (Thun l’8 novembre, Losanna il 9 novembre, Sion il 10 novembre, San Gallo il 12 novembre e Lucerna il 13 novembre) e che vedrà la partecipazione di artisti come Stefanie Heinzmann, Danitsa, Stress, Dabu, Kunz e, in qualità di ospiti d’eccezione, Baschi, Anna Rossinelli e Sophie Hunger. Il tour sarà aperto ufficialmente dal presidente della Confederazione Guy Parmelin l’8 novembre sulla Piazza federale di Berna. 

Il numero di spettatori è limitato a 500, i concerti si terranno all’aperto e non sarà necessario il certificato COVID. Sul sito Internet settimanavaccinazione.chCollegamento esterno sono disponibili informazioni sulla campagna, sulla vaccinazione e link alle manifestazioni previste nei Cantoni.

Operazione da 96 milioni di franchi

La nuova offensiva costerà alla Confederazione 96 milioni di franchi. A titolo di paragone il Consiglio federale ricorda che i test gratuiti per i certificati COVID verrebbero a costare circa 50 milioni di franchi alla settimana. Inoltre si possono evitare nuovi lockdown che causerebbero perdite ingenti, in particolar modo nella ristorazione, nel settore alberghiero, nei centri fitness e nell’industria dell’intrattenimento.

L’attuale tasso di vaccinazione in Svizzera – 73% delle persone a partire dai 12 anni – è troppo basso, ribadisce il governo aggiungendo che “soltanto un tasso di vaccinazione significativamente più alto permette di garantire alla popolazione un’immunizzazione sufficiente e una protezione contro un decorso grave della malattia e di evitare un sovraccarico del sistema sanitario”. Per dalla variante Delta e senza includere le persone guarite, i vaccinati dovrebbero raggiungere il 93% della popolazione over 65 anni e l’80% nella fascia di età 18-65 anni.

Casi di contagio in aumento

Dopo una diminuzione dei casi, nelle ultime settimane la tendenza si è di nuovo invertita come era prevedibile visto il calo delle temperature, la fine delle vacanze autunnali, la copertura immunitaria ancora insufficiente e la variante Delta, molto più contagiosa.

I contagi sono ormai stabilmente sopra i 2’000 al giorno e l’attuale quota di vaccinati. Al momento non è possibile affermare in modo attendibile in che misura e con che velocità aumenteranno i ricoveri nelle prossime settimane. Il numero crescente di casi si ripercuoterà probabilmente con effetto ritardato sui ricoveri ospedalieri e sulle capacità nelle unità di terapia intensiva, conclude il Consiglio federale.

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