Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
rubare nelle case non è un’impresa troppo facile in Svizzera. È quanto deve aver pensato un incauto 57enne, cittadino italiano, che, introdottosi ieri sera in un appartamento a Sils im Engadin, nel Canton Grigioni, è stato bloccato dai solerti vicini che avevano udito il rumore di vetri andati in frantumi e visto la luce di una torcia.
La coppia e il loro figlio, residenti nell’abitazione limitrofa a quella che doveva essere svuotata, hanno quindi avvertito la polizia che ha messo le manette al ladro.
Per le altre notizie di giornata vi invito a proseguire nella lettura.
Le api rischiano di scomparire in Svizzera. A lanciare l’allarme è l’accademico bernese Peter Neumann.
Secondo il professore dell’istituto sulla salute delle api dell’Università della capitale questi insetti sono afflitti da patologie croniche che mettono a repentaglio la loro sopravvivenza. Responsabile di queste è soprattutto l’acaro parassita Varroa che ha indebolito le colonie che ora sono minacciate anche da altri virus che normalmente non costituiscono un pericolo per le api.
Ma non tutto è perduto. L’esperto bernese propone una strategia mirata contro questo parassita, che sostenga la ricerca che è ferma, a suo dire, da 30 anni.
Va inoltre sensibilizzata la popolazione, in particolare gli agricoltori che secondo lui dovrebbero bandire insetticidi e pesticidi. Ci sono “dati spaventosi” su questo argomento, sostiene Peter Neumann che si è detto meravigliato che vi siano ancora insetti nel Paese.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it e blue NewsCollegamento esterno.
- In Vallese la pesteCollegamento esterno ha infettato numerose arnie quest’estate.
- In realtà nel mondo non sembra che le api se la passino troppo male, secondo quanto scrive Il PostCollegamento esterno.
L’esplosione dei costi sanitari e conseguentemente anche dei premi assicurativi che gravano sulle famiglie preoccupa le autorità che cercano soluzioni per circoscrivere il fenomeno.
Proprio oggi il Governo federale ha messo mano a una serie di ordinanze sui farmaci che dovrebbero far risparmiare un quarto di miliardo all’anno. In particolare Berna intende promuovere l’uso dei medicinali generici e agire sul potenziale di risparmio, dato che sono venduti a un prezzo doppio in Svizzera rispetto agli altri Paesi.
Per incrementare la diffusione dei generici presso la popolazione il Governo propone di aumentare la quota a carico delle e dei pazienti dei farmaci più cari. Per il preparato con lo stesso principio attivo ma più caro – in genere quello originale – le assicurate e gli assicurati devono contribuire nella misura del 20% sul prezzo dello stesso, invece del 10% previsto di regola. Ora si vuole incrementare questa aliquota. La quota maggiorata non si applica qualora venga dimostrato che per motivi d’ordine medico non è possibile somministrare nel caso specifico preparati generici.
Gli altri pacchetti varati oggi prevedono norme per migliorare la trasparenza del sistema e agevolare l’accesso a farmaci di importanza vitale o utilizzati nel trattamento di malattie rare.
- La riforma varata da Berna sui farmaci raccontata da tio.chCollegamento esterno.
- Ne parla anche cdt.chCollegamento esterno.
- La notaCollegamento esterno del Governo federale.
Dopo le sconcertanti rivelazioni della settimana scorsa sugli abusi perpetrati all’interno della chiesa cattolica in Svizzera negli ultimi 70 anni, la Procura vallesana ha deciso di far luce sulla vicenda nel cantone meridionale.
Il Ministero pubblico ha infatti aperto un procedimento penale, incaricando la polizia cantonale di indagare su eventuali reati commessi in Vallese che non sono prescritti, contenuti nel rapporto redatto dagli storici dell’Università di Zurigo e presentato lo scorso 12 settembre.
Una prima analisi degli archivi segreti delle istituzioni cattoliche condotta da studiosi zurighesi, su mandato della Conferenza dei vescovi svizzeri, ha rilevato che chierici cattolici e i membri degli ordini religiosi hanno commesso almeno 1’002 casi di abusi sessuali in Svizzera negli ultimi 70 anni su 921 vittime accertate.
Proprio in Vallese, all’indomani della diffusione del rapporto, l’abate di St. Maurice Jean Scarcella ha fatto sapere di essere coinvolto in un’indagine preliminare ecclesiastica su presunti abusi e di essersi sospeso dall’incarico.
- La notizia riportata dal Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- L’articolo di rsi.chCollegamento esterno sugli abusi perpetrati dalla metà del secolo scorso.
- I dettagliCollegamento esterno della ricerca condotta dagli studiosi dell’Università di Zurigo.
La Svizzera intende aderire al “Club del clima”. Il Governo federale ha dato oggi il via libera alla partecipazione elvetica all’organizzazione creata in seno al G7.
In realtà l’esecutivo ha autorizzato la delegazione elvetica ad entrare nell’organizzazione internazionale alla prossima riunione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP28) solo a condizione che da questa partecipazione non derivino oneri finanziari per la Confederazione. Gli Stati contraenti dell’Accordo di Parigi si incontreranno dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Il Club del clima, nato per iniziativa del cancelliere tedesco Scholz al G7di Elmau in Germania tenutosi nel giugno 2022, ha lo scopo di intensificare la collaborazione nella lotta contro il riscaldamento globale.
Nella dichiarazione che ha accompagnato la sua costituzione erano esplicitamente menzionati gli obiettivi di decarbonizzare, in misura significativa, il trasporto stradale entro il 2030 e il settore energetico entro il 2035.
- La notizia è riferita da tio.chCollegamento esterno.
- Il mandato del Governo federaleCollegamento esterno alla delegazione svizzera che partecipa alla 28esima Conferenza sul clima.
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