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Emissioni di gas inquinanti.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

le vicissitudini del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia precipitata sul Mottarone, hanno emozionato l'opinione pubblica internazionale.

A breve il Tribunale di Tel Aviv si pronuncerà sull'affidamento del piccolo orfano, conteso dalle famiglie dei genitori. L'auspicio è che poi cali il sipario e il bimbo ritrovi la serenità.

Ma intanto oggi si apprende che la magistratura ticinese sta indagando su quello che la procura di Pavia ritiene essere un rapimento da parte del nonno materno.

Per le altre notizie vi rimando ai testi che seguono.

Buona lettura!  

Il fronte del no.
Keystone / Laurent Gillieron

Nelle scorse settimane abbiamo dato ampio risalto alle argomentazioni dei sostenitori delle misure adottate recentemente dalle Camere federali contro il coronavirus, su cui si esprimeranno gli svizzeri il prossimo 28 novembre, e oggi sono scesi in campo i contrari.

Per i sostenitori del referendum l’ultima revisione della Legge Covid-19, che tra le altre cose ha generalizzato l’uso del green pass nei luoghi pubblici al chiuso, le nuove norme sono discriminatorie nei confronti dei non vaccinati, obbligati a farsi testare di continuo per partecipare alla vita sociale, e divisive all’interno della società.

Inoltre, sempre secondo il variegato fronte degli oppositori, questo regime introdurrebbe un obbligo occulto alla vaccinazione e, attraverso il certificato Covid, una “sorveglianza elettronica di massa” lesiva delle libertà individuali.   

Tesi criticate da Governo e Parlamento, secondo cui proprio grazie a questi provvedimenti è possibile tornare alla normalità in ambito sociale ed economico, senza lo spettro di nuovi confinamenti, e di contenere con successo gli effetti deleteri della pandemia.  

Emissioni di gas inquinanti.
Keystone / Laurent Gillieron

La parola diossina evoca inquietudini alla popolazione che negli anni Settanta risiedeva nell’hinterland settentrionale milanese, quando una nube tossica provocò un disastro ambientale di vaste proporzioni. Nulla di simile, precisiamo bene, sta avvenendo nel Canton Vaud, ma tracce di questa sostanza inquinante sono state rilevate a Losanna dall’inizio di quest’anno.

Le autorità cantonali hanno invitato a non consumare uova e ortaggi (in particolare zucche e zucchine) provenienti dalla zona interessata che si estende dal centro della città in riva al Lemano a Sauvabelin e nella parte meridionale dei comuni di Mont-sur-Lausanne ed Epalinges.

Secondo le indagini in corso, a originare il deposito sul terreno della diossina, in concentrazioni minime (dai 20 agli oltre 200 ng/kg), sarebbero stati i fumi del vecchio inceneritore di rifiuti domestici di Vallon a Victor-Ruffy.

Le restrizioni sull’utilizzo dei terreni, considerate dal Cantone come mera raccomandazione, scattano a partire dai 100 ng/kg e sonocircoscritte ai prodotti destinati all’uso alimentare.

Lo scalo di Lugano-Agno.
Keystone / Alessandro Crinari

Sul caso Eitan indaga anche la magistratura ticinese. Il procuratore pubblico Pablo Fäh sta conducendo accertamenti presso lo scalo di Lugano-Agno da dove è decollato l’aereo privato sul quale il nonno materno l’11 settembre ha portato a Tel Aviv il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, sottraendolo ai familiari al quale era stato affidato.

Allo stato attuale delle indagini non vengono ancora prospettate eventuali imputazioni ma gli inquirenti elvetici, secondo quanto riferiscono media italiani, stanno verificando la dinamica del passaggio in Svizzera dell’ex militare israeliano, indagato per rapimento di minore dalla Procura di Pavia, che aveva indicato nella zia paterna la tutrice del bambino.

In particolare sono in corso verifiche sui controlli in uscita dalla Confederazione all’aeroporto luganese sull’uomo e suo nipote, che erano passati in auto dal valico di Chiasso. Secondo quanto riferisce rsi.ch le procedure d’imbarco sono state effettuate correttamente, ma mancava il divieto di espatrio di Eitan nel Sistema di informazione Schengen (SIS) che per questo motivo non ha notificato nessun allarme.

Sulla sorte del piccolo si pronuncerà entro le prossime due settimane il Tribunale di Tel Aviv che potrebbe ordinare, in base alle norme internazionali sulla sottrazione dei minori contenute nella Convenzione dell’Aja, la restituzione di Eitan alla zia paterna residente in Lombardia.

Test.
Keystone / Jean-christophe Bott

Mentre i contagi quotidiani sembrano essere scesi stabilmente sotto i 1’000, preoccupa l’incidenza del Covid-19 nella fascia di popolazione giovane tra i 10 e i 19 anni.

Secondo Patrick Mathys, dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), la situazione sul fronte pandemico è relativamente buona, con una tendenza alla stabilizzazione, ma non è escluso nelle prossime settimane un aumento delle infezioni e dei ricoveri in coincidenza con la stagione fredda.

Gli esperti federali sottolineano inoltre differenze anche importanti tra i cantoni: il virus circola infatti di meno laddove il tasso di vaccinazione è più elevato, come in Ticino e Soletta, e per questo motivo ribadiscono l’importanza per la popolazione di procedere all’immunizzazione.

Dall’inizio settimana, è stato ribadito nel consueto incontro con i media, i test per gli asintomatici sono a pagamento ma in questi giorni sono emersi casi di analisi non del tutto corrette e affidabili, che riguardano soprattutto i kit commercializzati a prezzi molto bassi. I cantoni si stanno attrezzando per verificare l’affidabilità dei vari test presenti sul mercato.

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