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Sgarbi: di Notre-Dame si è perso solo il ‘fake’

Notre-Dame vista da sud con turisti che la indicano e cavalletto di un pittore di strada che l ha ritratta
Ciò che è andato perso "si può tranquillamente ricostruire", osserva Vittorio Sgarbi. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Mentre la maggior parte dei commentatori giudica immenso il danno subito dalla cattedrale di Notre-Dame a Parigi, Vittorio Sgarbi sdrammatizza: nell'incendio di lunedì non si è persa che una parte ricostruita nella seconda metà dell'Ottocento per ricreare un effetto medievale, il cui pregio architettonico non è straordinario.

Il critico d’arte e saggista italiano, intervistatoCollegamento esterno dal TG della Radiotelevisione svizzera, sottolinea di non essersi “fatto prendere dall’idea di una catastrofe o di una distruzione addirittura di civiltà”.

Pur riconoscendo che il clamore è almeno in parte comprensibile, secondo Vittorio Sgarbi visitare la cattedrale di Parigi non equivale a vedere “Santa Croce a Firenze, la basilica di San Pietro o l’architettura del Palladio”. Perché?

“Come una cartolina”

“È un mondo di scenografia, di teatro, di suggestioni” dell’architetto Eugène Viollet-le-Duc, che nella seconda metà dell’Ottocento curò una “ricostruzione non di restauro”, osserva il critico d’arte, “ma di riedizione di un mondo medievale che non c’era”.

Ciò che è andato perso, conclude Sgarbi, “si può tranquillamente riprodurre”. Compresa la guglia simbolo della caduta, che era del 1870.

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Intanto, mentre i pompieri finiscono di mettere al sicuro quel che è stato risparmiato dal disastro, il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso che la cattedrale dell’Île de la Cité sarà ricostruita in 5 anni. Entro le olimpiadi del 2024.

“Ricostruiremo Notre-Dame più bella di prima”, ha detto martedì in un discorso in diretta tv, in disaccordo con gli esperti che ritengono sia troppo presto per esprimersi sui tempi. “Possiamo farcela e ci mobiliteremo per farcela”.

Tutte le campane per Notre-Dame

Le parole di Macron non hanno mancato di sollevare qualche critica: la fretta potrebbe compromettere la qualità dei lavori. Per i quali, nelle ore immediatamente successive all’incendio, sono stati raccolti oltre 700 milioni di euro. Una manna poiché l’edificio, di proprietà dello Stato, non risulta assicurato.

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Mercoledì sera alle 18.50, ora dello scoppio dell’incendio, le campane di tutta la Francia suoneranno per Notre-Dame.

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