UBS-Credit Suisse, arriva la Commissione d’inchiesta parlamentare
Una commissione parlamentare d’inchiesta farà luce sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS "imposta" dal Consiglio federale nel marzo scorso.
La futura commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) dovrebbe essere composta da 14 membri delle Camere federali e disporre di un credito d’impegno di 5 milioni di franchi. Lo specifica l’Ufficio del Consiglio nazionale, dopo aver adottato il decreto in materia.
A formarla dovrebbero essere sette esponenti della Camera dei cantoni e altrettanti di quella del popolo. L’inchiesta riguarderĂ la gestione operata negli ultimi anni dal Consiglio federale, dall’Amministrazione federale e da altri enti incaricati di compiti federali in relazione alla fusione d’urgenza dei due istituti bancari decisa nel marzo scorso.
Andranno esaminate la legalitĂ , l’adeguatezza e l’efficacia dell’attivitĂ svolta dalle autoritĂ e dagli organi menzionati, nonchĂ© la collaborazione tra loro e con terzi, prosegue il comunicato, aggiungendo che la CPI presenterĂ a entrambe le Camere un rapporto sulla sua inchiesta nonchĂ© su eventuali responsabilitĂ e lacune istituzionali. ProporrĂ inoltre le misure necessarie per colmare queste lacune.
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Come si procede ora? Dopo che il Consiglio federale avrĂ adottato un relativo parere in merito, il decreto federale che istituisce la CPI sarĂ trattato dal Consiglio Nazionale mercoledì 7 giugno. Successivamente, sarĂ sottoposto al Consiglio degli Stati nella seconda settimana della sessione estiva che si è aperta martedì, affinchĂ© nella terza settimana di sessione si possa svolgere un’eventuale procedura di appianamento delle divergenze e arrivare infine alla formazione della Commissione che potrĂ così diventare attiva.
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