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Nitrato d’ammonio, molto improbabile un’esplosione in Svizzera

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Il nitrato d'ammonio è considerato fertilizzante indispensabile da molti agricoltori. © Keystone / Gaetan Bally

Indicato come la più probabile causa della gigantesca esplosione di Beirut, il nitrato d'ammonio è un composto chimici molto utilizzato nell'agricoltura come fertilizzante. Anche in Svizzera. Dove e in quali quantità? Si corrono rischi? 

Ci sarebbero 2’750 tonnellate di nitrato di ammonio male immagazzinato all’origine dell’incidente nella capitale libanese. Non sarebbe la prima catastrofe legata a questo composto chimico molto familiare agli agricoltori. Già diverse tragedie sono avvenute in passato, tra cui l’esplosione di uno stabilimento chimico a Tolosa nel 2001, quando morirono 31 persone.

In Svizzera, dove sono i magazzini e quali quantità circolano nel Paese? I collaboratori della Radiotelevisione della Svizzera francese (RTS) hanno cercato di ottenere le risposte dall’Ufficio federale dell’ambiente, che non le ha però fornite.

In Svizzera via fiume

Da quando Lonza ha fermato nel 2018 la produzione a Viège, nel cantone Vallese, il nitrato d’ammonio usato in Svizzera proviene essenzialmente dall’estero. Le cifre delle dogane forniscono un’idea della quantità: 1’600 tonnellate di nitrato d’ammonio e 114’000 tonnellate di fertilizzante a base di nitrato d’ammonio sono state importate lo scorso anno. Provenivano soprattutto da Paesi Bassi, Germania e Francia. Queste cifre non tengono conto di quantità precedentemente immagazzinate in Svizzera.

Secondo la RTS, una grande parte del nitrato d’ammonio destinato all’agricoltura elvetica arriva tramite il Reno a Muttenz (canton Basilea). Delle chiatte che trasportano circa 1’000 tonnellate di fertilizzante alimentano regolarmente il deposito di Landor, una filiale del gruppo Fenaco.

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Il deposito sorge a est di un agglomerato urbano.

Il deposito, che può contenere fino a 6’000 tonnellate, è soggetto all’ordinanza della protezione contro gli incidenti maggiori. Questa si applica a partire da 20 tonnellate per i fertilizzanti al nitrato d’ammonio e 200 per quelli che non presentano rischi di esplosione. I detentori degli stock sono tenuti a rispettare una serie di strette norme che limitano il rischio di incendio, come l’installazione di barriere taglia-fuoco e la separazione da altre sostanze combustibili.

Fenaco ha spiegato che in Svizzera si lavora quasi esclusivamente con nitrati di ammonio a medio dosaggio (27%), che diminuiscono sensibilmente i rischi rispetto a quelli ad alto dosaggio (33-34,5%).

Essenziale per l’agricoltura

Quasi ogni agricoltore in Svizzera ne possiede e i rischi legati a questo composto chimico sono ben noti nel settore. Secondo Sébastien Pasche, agricoltore a Thierrens (cantone Vaud) e membro del comitato di Prometerre, il nitrato di ammonio è indispensabile alle sue colture. Ne usa 15 tonnellate all’anno che conserva al fresco in un locale ventilato lontano da altri prodotti infiammabili. “Il fertilizzante che usiamo in Svizzera non ha praticamente nessuna possibilità d’esplodere”, assicura.

Il chimico Thomas Burgi dell’Università di Ginevra conferma che un prodotto diluito è meno pericoloso. Ci vogliono condizioni molto severe per far sì che ci siano problemi”. La sostanza diventa pericolosa a partire da certe temperature e se entra in contatto con un incendio sviluppatosi separatamente.

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Nel servizio RTS, le interviste a Pasche e Burgi.

Le proprietà del nitrato di ammonio lo rendono un dei principali componenti degli esplosivi ma un incidente come quello di Beirut, ritiene Burgi, è difficilmente immaginabile in Svizzera.  


tvsvizzera.it/Zz con RTS e RSI (TG del 07.08.2020)

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