La televisione svizzera per l’Italia

Amatrice, un anno dopo

Case diroccate ad Amatrice un anno dopo il terremoto
Amatrice in una foto scattata il primo agosto 2017, quasi un anno dopo il terremoto. Keystone

Il 24 agosto del 2016, il centro Italia veniva colpito da un terremoto di magnitudo 6 sulla scala Richter. I morti furono 299, i feriti quasi 400. A un anno dal dramma, la situazione rimane difficile e la ricostruzione si fa attendere.

In Umbria e in tutta l’Italia centrale giovedì è un giorno di raccoglimento in memoria delle vittime del sisma di un anno fa. Alle 3.36 la campana di Amatrice ha rintoccato 249 volte, il numero di persone decedute in questa località e nel comune vicino di Accumoli.

Nel corso della commemorazione svoltasi a Foligno, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha sottolineato che “la ricostruzione non deve essere solo veloce, ma soprattutto di qualità e sicura”.

“Dobbiamo partire dal ricordo delle vittime e dal dolore dei loro familiari – ha proseguito – che deve essere un monito di quello che dobbiamo fare pensando alla ricostruzione e all’attività ordinaria delle amministrazioni”.

Intanto però la ricostruzione si fa attendere. Nella regione attorno ad Amatrice vi è la sensazione che poco o nulla si muova, come mostra il reportage della Radiotelevisione svizzera. Accumoli è rimasta praticamente la stessa di un anno fa. Solo il 12% delle macerie sono state rimosse.

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