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Spariti alcuni fedelissimi di Vladimir Putin

Il ministro della difesa russo Sergei Shoigu (destra) e il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov.
Il ministro della difesa russo Sergei Shoigu (destra) e il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov. Keystone / Aleksey Nikolskyi/sputnik/kremli

Da giorni si sono perse le tracce di alcuni personaggi vicini al presidente russo: tra di essi il potente ministro della difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato Maggiore dell'esercito Valery Gerasimov.

Il fatto che non compaiano più in pubblico esponenti in primo piano nell’offensiva militare in Ucraina alimentano i sospetti di gravi dissidi all’interno del potere di Mosca.

Non è un mistero che “l’operazione militare speciale” non proceda secondo i piani previsti. Al momento nessuna città importante ucraina è passata sotto il controllo di Mosca e persino Mariupol, dove si concentrano da tempo i combattimenti, è stata ancora espugnata. Nelle ultime ore l’esercito ucraino ha addirittura guadagnato posizioni nella regione di Kiev.

La tensione ai vertici del Cremlino è palpabile e si accavallano le voci di un possibile golpe. Ai licenziamenti in seno ai Servizi segreti, che secondo alcune fonti starebbero tramando contro Vladimir Putin, si è aggiunta in settimana la defezione di Anatoly Chubais, inviato speciale del presidente e ideatore del vasto piano di privatizzazioni dei colossi ex sovietici.

Uno dei pochi leader dell’epoca di Eltsin ad essere confermato dall’attuale presidente. Ma anche il ministro della difesa e il capo dell’esercito, tra i pochissimi a conoscere i piani della guerra, non compaiono più da tempo in pubblico.

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Sergei Shoigu, potente ministro della Difesa, braccio destro di Putin, non si vede dall’11 marzo, nonostante sia solitamente assai presente in video e sui social. Dopo i rumors giovedì era apparso per pochi istanti in un video, ma per molti il filmato non convince, visto che Shoigu è apparso per pochi secondi e non ha parlato.

Anche il capo di Stato Maggiore – e artefice della strategia di propaganda (fake news) nei confronti dell’Occidente (la cosiddetta dottrina Gerasimov) – Valery Gerasimov manca all’appello dallo stesso giorno. È quindi possibile che a Mosca si stia aprendo un fronte interno, il cui esito finale non è al momento pronosticabile.

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