La televisione svizzera per l’Italia

Girare un film durante la pandemia

Daniele Vicari con Lorella Cuccarini mentre ritira il David di Donatello per il film Velocità massima.
Una vecchia foto di Vicari (2003) mentre ritira il David di Donatello come miglior regista esordiente per il film "Velocità massima". Keystone / Claudio Onorati

Daniele Vicari, regista di “Diaz” e “Sole cuore amore”, sta girando un film a Roma in modalità "smart-working". Il film si intitola “Il giorno e la notte” e nonostante i protagonisti siano reclusi in casa, non racconta la pandemia. 

Gli attori, evidentemente, sono confinati in casa. Anche nella fiction. Questa volta non a causa del coronavirus ma di un altro pericolo incombente. Un film dunque girato a distanza (smart-working appunto anche per gli attori), nel rispetto di tutte le norme sanitarie.

L’idea del regista Vicari è stata quella di puntare su attori che sono una coppia anche nella vita reale, così che si potesse far interagire gli attori senza protezione e senza paura di contagi.

Il film segue quattro coppie, di cui tre appunto anche nella vita. “È un atto d’amore verso il cinema – ha raccontato il regista al quotidiano romano la Repubblica – e lo dedichiamo a tutte le persone che fanno cinema, in questo momento bloccate in casa senza prospettive chiare, speriamo che questo atto d’amore possa contribuire ad immaginare il futuro”.

Il primo ciak è stato battuto lunedì 4 maggio, primo giorno della cosiddetta “fase 2” in Italia. 

Si tratta di un progetto collettivo interpretato e realizzato da Dario Aita, Elena Gigliotti, Barbara Esposito, Francesco Acquaroli, Isabella Ragonese, Matteo Martari, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Giordano De Plano. 

Vediamo il servizio del Tg girato dal nostro corrispondente a Roma.

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