Cinema, al via la Berlinale di Carlo Chatrian
Il primo grande festival del cinema dell'anno, la Berlinale, si è aperto giovedì sotto la nuova direzione artistica dell'italiano Carlo Chatrian, che fino al 2018 è stato alla guida del Festival del cinema di Locarno.
La manifestazione si è aperta giovedì alla presenza di Sigurney Weaver e Margaret Qualley che presentano “My Salinger Year” del canadese Philippe Falardeu.
Durante gli 11 giorni del festival saranno proiettate circa 340 pellicole, 18 delle quali sono in lista per l’Orso d’oro, che sarà consegnato il 29 febbraio dalla giuria presieduta dall’attore britannico Jeremy Irons.
Nella competizione ufficiale figura anche un film svizzero (“Scwhesterlein” di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond) e due coproduzioni, una svizzera e francese (“Le sel des larmes” di Philippe Garrel) l’altra svizzera e italiana (“Favolacce” di Fabio e Damiano d’Innocenzo).
Questa 70esima edizione inaugura un nuovo capitolo per la Berlinale. Dopo 18 anni anni alla direzione, il tedesco Dieter Kosslick ha infatti lasciato il posto a un duo. L’olandese Mariette Rissenbeek è la nuova direttrice esecutiva mentre la direzione artistica è affidata all’italiano Carlo Chatrian, che fino al 2018 è stato alla guida del Festival del Film di Locarno.
I due si sono dovuti confrontare fin da subito con alcune polemiche. La prima legata al presidente della giuria. In una vecchia intervista ripescata dalla stampa tedesca, Irons aveva infatti fatto dichiarazioni considerate sessiste. Per smorzare i toni, l’attore ha recentemente il suo sostegno ai movimenti per “la protezione da ogni forma di molestia”, per il diritto all’aborto e ai matrimoni gay.
Un altro grattacapo è sorto con le rivelazioni riguardanti il passato nazista di un ex direttore del festival, il che ha costretto la Berlinale a sostituire il riconoscimento a lui dedicato, il Premio Alfred Bauer, con un Orso d’argento.
Polemiche a parte, l’obiettivo dichiarato di questa nuova edizione è “far posto alla diversità”. Verranno proposti molti film realizzati da donne e provenienti da tutti gli angoli del mondo, con una forte connotazione politica. Una nuova sezione battezzata “Encounters” proporrà spesso film di nicchia al confine tra documentario e finzione.
La lista di celebrità di livello mondiale non è sguarnita. Saranno presenti, tra gli altri Salma Hayek, Johnny Depp e Helen Mirren, che riceverà il Premio alla carriera.
Attesa anche l’ex First Lady statunitense Hillary Clinton in occasione della proiezione di un documentario a lei dedicato.
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