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Il “principe etiope” a processo a Lugano in settembre

persone fanno saluto militare di fianco a un treno
L'imperatore etiope Hailé Selassié druante una visita ufficiale in Svizzera nel 1954. Keystone / Ilse Guenther, Ilse Mayer-guenth

Il sedicente nipote dell'imperatore etiope Hailé Selassié, arrestato un anno fa, sarà processato a fine settembre e dovrà rispondere delle accuse di truffa per mestiere e falsità in documenti. Rischia oltre cinque anni di carcere.

Dopo essere riuscito a convincere tre facoltosi ticinesi di essere il nipote del negus neghesti, il re dei re, il 66enne dovrà ora sfoderare tutto il suo talento per persuadere il tribunale che si chiama veramente Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassiè e non G.B.. E che l’imperatore etiope lo ha conosciuto da vicino e non solo intravisto da lontano quando suo padre lavorava come giardiniere nel palazzo imperiale di Addis Abeba.

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L imperatore etiope Selassié con la regina Elisabetta.

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Chiesti sette anni per il sedicente principe etiope

Questo contenuto è stato pubblicato al Avrebbe truffato tre importanti investitori ticinesi per quasi 13 milioni di franchi. A processo a Lugano, l’imputato si proclama innocente.

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Il cittadino italiano, su cui vige naturalmente ancora la presunzione di innocenza, avrebbe raggirato tra il 2007 e il 2017 tre investitori per una somma di quasi 13 milioni di franchi. Presentandosi appunto come il nipote di Hailé Selassié, li avrebbe persuasi a finanziare una trattativa che sosteneva di avere avviato con lo Stato tedesco per incassare obbligazioni del valore di decine e decine di miliardi di dollari emessi dalla Germania dopo la Prima guerra mondiale.

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Per incassare i bond erano però necessari molti soldi, al fine di pagare viaggi, avvocati e perizie. Quindi chiedeva denaro un po’ a tutti e apparentemente non solo ai tre imprenditori ticinesi. Solo nel 2016 sarebbe riuscito a farsi consegnare ben più di 5,5 milioni di franchi.

Stanchi di aspettare, i tre ticinesi si sono quindi rivolti alla magistratura che ha spiccato un mandato d’arresto nei confronti del sedicente principe etiope, finito poi in manette in Lussemburgo nel settembre 2021 ed estradato in Ticino. Da allora G.B. si trova in carcere preventivo.

Da ricordare che la vicenda ha assunto anche contorni più ‘people’: proprio mentre il padre stava per finire in carcere, tre figlie dell’accusato sono entrate nella casa del reality Grande Fratello Vip, presentandosi naturalmente come pronipoti del negus… E una delle tre sorelle – Jessica Selassié o forse sarebbe meglio dire Jessica B. – lo scorso marzo è uscita dalla casa vincitrice.

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