Yacht di lusso appartenenti a ricchi russi sono stati sequestrati a Imperia
Copyright 2022 The Associated Press. All Rights Reserved
Da venerdì sono scattate in tutta Europa le misure di blocco dei beni degli oligarchi russi. In Svizzera congelati diversi conti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Gli oligarchi russi vicini a Vladimir Putin stanno subendo da venerdì le conseguenze delle sanzioni introdotte dall’UE e dalla Svizzera. Oltre ai conti bancari sono stati sequestrati immobili, auto e anche alcuni yacht. Operazioni simili sono previste anche in Svizzera, ma per ora non sono state mediatizzate come nel resto dell’Europa.
A Imperia, nella notte, è stato sequestrato “Lady M.”, uno yacht di 65 metri di lunghezza proprietà di uno degli uomini più ricchi della russia, il multimiliardario Alexei Mordashow. Si tratta di un oligarca, molto vicino a Vladimir Putin, i cui affari passano anche dalla Svizzera e in particolare dal Ticino. Nel cantone a sud delle Alipi, infatti, si trova la sede di Severstal Export, colosso siderurgico russo.
Contenuto esterno
Anche altre imbarcazioni sequestrate appartengono a personalità i cui affari hanno addentellati in Svizzera, come per esempio Gennady Timchenko, proprietario di Gunvor (società specializzata nel commercio, trasporto e stoccaggio di prodotti dell’industria petrolifera).
Come spiega l’avvocato esperto di sanzioni Marc GIllieron ai microfoni della RSI, tutti i beni che appartengono a persone soggette a queste sanzioni sono sequestrati: conti bancari, immobili, veicoli o qualsiasi altro tipo di bene materiale che appartiene direttamente o indirettamente a questi oligarchi.
Concretamente, per quanto riguarda la Confederazione, “tutte le persone – quindi non soltanto gli intermediari finanziari (banche, assicurazioni, ecc) – che hanno informazioni riguardo ad averi patrimoniali di ogni genere – specialmente depositi bancari – sono tenute a informare il Segretariato dell’economia”. A spiegarlo è l’avvocato ticinese Paolo Bernasconi.
In Svizzera si tratta soprattutto di bloccare i conti bancari: un’operazione meno mediatizzabile, ma sicuramente più pesante, poiché gli averi custoditi negli istituti di credito elvetici si contano in milioni e miliardi di franchi.
Contenuto esterno
Sanzioni sulle quali si è espresso proprio oggi il presidente russo Vladimir Putin, secondo il quale queste misure equivalgono a una dichiarazione di guerra, “ma grazie a Dio non ci siamo ancora arrivati. Penso che i nostri cosiddetti “partner” abbiano ancora una minima comprensione di quali potrebbero essere le conseguenze e le minacce per tutti. Anche se hanno fatto qualche affermazione sconsiderata come quella del ministro degli Esteri britannico quando ha detto che la NATO potrebbe entrare nel conflitto. Per questo abbiamo messo immediatamente in allerta le nostre forze di deterrenza nucleare in modalità di combattimento”.
Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo effettuando controlli più o meno come durante gli Europei di calcio dell'anno scorso. Continueremo anche a respingere le persone. Ma tutto questo è in linea con il diritto europeo".
Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e gli Stati Uniti hanno intenzione di accelerare il processo in corso per giungere a un'intesa sui dazi imposti da Washington, ma al momento congelati. Lo ha affermato durante un incontro coi media la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il controvalore, pari a quasi un miliardo di franchi, delle banconote della sesta serie non cambiate finirà in buona parte nelle casse della Confederazione, dei Cantoni e del Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura.
Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo aver sottoscritto una sfilza di accordi di carattere soprattutto economico-finanziario, Londra e Berna intendono rafforzare ulteriormente le relazioni stabilendo, a medio termine, un collegamento ferroviario diretto fra i due Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fisici del Cern di Ginevra hanno trasformato il piombo in oro. Le collisioni ravvicinate tra nuclei di piombo nell'acceleratore di particelle generano campi elettromagnetici che trasformano brevemente quelli di piombo in oro, ha annunciato il Cern.
Karin Keller-Sutter a Ginevra per continuare il dialogo con Washington
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera prosegue oggi il dialogo con Washington nel tentativo di evitare ulteriori dazi statunitensi del 31% sulle sue esportazioni.
Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria.
Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In media in Svizzera si registrano quasi sei crimini d'odio a settimana nei confronti di persone LGBTIQ+: l'anno scorso ci sono stati 309 casi in totale, secondo la Helpline LGBTIQ. Dal 2020, le segnalazioni sono quintuplicate.
Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulla scia delle vertenze commerciali globali e del rafforzamento del franco Raiffeisen corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera nel 2025.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Sanzioni agli oligarchi, denuncia contro il Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le rivelazioni del Financial Times gettano ombre sull'operato della banca, che smentisce le accuse, nei confronti degli uomini vicini a Putin.
Le sanzioni svizzere colpiscono gli oligarchi vicini a Putin
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le sanzioni decise ieri dal Consiglio federale a danno di Mosca colpiscono anche i facoltosi cittadini russi con cospicui depositi in Svizzera.
Decisione storica della Svizzera che adotta tutte le sanzioni dell’Ue
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera riprenderà le sanzioni adottate dall'Ue contro la Russia. La decisione è stata presa lunedì al termine di una seduta straordinaria.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.