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Greci alle urne per le elezioni politiche

alexis tsipras dietro a due bandiere
Se i sondaggi saranno confermati, il partito di sinistra Syriza e il suo leader Alexis Tsipras usciranno sconfitti dalle elezioni in programma domenica. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Circa 10 milioni di greci sono chiamati alle urne domenica per eleggere il nuovo Parlamento. I sondaggi danno per favorito il partito di centrodestra Nea Demokratia, di Kyriakos Mitsotakis.

L’ultimo sondaggio prima del voto di domenica ha confermato il forte vantaggio del centrodestra di Nea Dimokratia (36%) contro la sinistra di Syriza, al 28%. Lo scarto tra le due formazioni si è ridotto lievemente nelle ultime due settimane.

Il sondaggio assegna il 7% al Movimento per il cambiamento (Kinal, centrosinistra), 5% al partito comunista Kke, 4% ai neonazisti di Alba Dorata, 3% al Diem25 dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis ed un altro 3% agli ultranazionalisti filorussi di ‘Elliniki Lysi’ (Soluzione greca).

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Se queste indicazioni venissero confermate dal voto, Nea Dimokratia avrebbe la maggioranza assoluta in Parlamento, con 155 deputati su 300, e se uno dei partiti minori non riuscisse a superare la soglia di sbarramento del 3%, la maggioranza salirebbe a 159. Sulle elezioni grava l’incognita astensionismo: entrambi i leader, Kyriakos Mitsotakis (Nd) ed Alexis Tsipras (Syriza) hanno lanciato appelli a non disertare le urne.

Rivolgendosi venerdì sera per l’ultima volta ai suoi sostenitori, il premier uscente Alexis Tsipras – sconfitto alle ultime elezioni europee – ha lanciato un appello esortando gli elettori “a non cancellare le conquiste di questi quattro anni”. “Domenica – ha proseguito – i greci decideranno delle proprie vite, del futuro e della loro dignità”.

Il primo ministro ha inoltre rivendicato le conquiste ottenute durante il suo mandato, in particolare la creazione di 400’000 nuovi posti di lavoro., e ha ricordato l’aumento del salario minimo, la ripresa dei contratti di lavoro collettivi e la lotta al lavoro nero.

Kyriakos Mitsotakis ha dal canto suo promesso che ridurrà l’onere fiscale, in particolare per le aziende. “Abbiamo preso molti più soldi del necessario alla gente. Dobbiamo renderglielo, così come alle aziende, per rilanciare l’economia”.

Il leader di Nea Dimokratia ha inoltre promesso un “balzo in avanti”, la ripresa e l’occupazione, più sicurezza e meno burocrazia, nonché “discussioni franche” con l’Unione Europea per alleggerire l’onere che grava sul suo paese.

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