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L’universo del creatore di Alien in mostra a Torino

A dieci anni dalla scomparsa di Hans Ruedi Giger, il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito - Mastio della Cittadella di Torino ospita, fino al 16 febbraio 2025, l'esposizione Beyond Alien: H.R. Giger, un grande omaggio a uno degli artisti più affascinanti e controversi del secondo Novecento.

La mostraCollegamento esterno, che presenta la più ricca collezione di opere del maestro esposte in Italia (ed è curata da Marco Witzig, massimo esperto internazionale dell’artista), vuole ripercorrere l’intera carriera dell’artista svizzero, nato a Coira, che ha profondamente cambiato e influenzato il surrealismo, l’horror fantascientifico e l’immaginario gotico contemporaneo.

In esposizione oltre settanta pezzi originali fra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video provenienti dal Museo Giger, in Svizzera.

Conosciuto al grande pubblico soprattutto come l’uomo che ha creato l’immaginario di Alien, il film-capolavoro di Ridley Scott, che nel 1979 consegnò alla storia del cinema, del mondo videoludico e delle arti visive l’icona dalla bellezza terrorizzante del sanguinario extraterrestre xenomorfo, Hans Ruedi Giger è in realtà un artista poliedrico, plastico, un disegnatore e, soprattutto, uno dei più grandi maestri dell’aerografo dotato di un proprio e unico stile, “biomeccanico”, come lui stesso lo definiva, che ha sperimentato le tecniche più diverse.

Il contributo di Giger alla saga di Alien è stato fondamentale: l’artista, infatti, grazie alla sua profonda cultura e sensibilità personale, occupandosi della creazione del mostro, dell’ambientazione aliena e delle strutture tecnologiche in rovina, ha infuso l’intero progetto di quella particolare estetica dell’inquietante.

Un’influenza a 360 gradi

Non è stato però solamente il cinema ad essere profondamente influenzato dalla sua arte. Anche il mondo della moda, del design, della musica – dal pop, all’heavy metal passando per l’elettronica – dei videogiochi, dell’illustrazione, dei fumetti e dell’arte in generale, si nutrono costantemente dell’universo creato da Giger.

Il percorso espositivo della mostra permette quindi a tutti i fan di immergersi nel mondo dell’artista e di ammirare dal vivo alcuni dei pezzi più iconici, ma anche di approfondire aspetti meno conosciuti del lavoro di Giger. L’allestimento è infatti suddiviso in diverse sezioni che riprendono alcune delle tematiche più importanti da lui sviluppate: il cinema, il surrealismo, l’orrore cosmico e anche la musica. Giger infatti realizzò le copertine di numerosi dischi di artisti come Debbie Harry, Emerson, Lake and Palmer, Magma, Dead Kennedys, e molti altri.

Il lavoro di Giger è da considerarsi pietra miliare della contemporaneità e la mostra vuole essere anche un’occasione di riflessione: in un momento storico-culturale crepuscolare come quello corrente, Hans Ruedi Giger ci guida attraverso le tenebre, mostrandocene la profondità e complessità oltre che il profondo valore estetico.

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