“L’Italia farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare UE e Svizzera a trovare un accordo”
Il ministro degli esteri Ignazio Cassis era giovedì a Roma dove ha incontrato il suo omologo italiano Antonio Tajani, a margine del Forum per il dialogo tra Svizzera e Italia.
È stato un dialogo a tutto campo quello tra Cassis e Tajani, anche se al centro del colloquio vi era soprattutto la questione europea, con Bruxelles e Berna che vorrebbero concludere i negoziati per una “modernizzazione” degli accordi bilaterali entro fine anno.
A tal proposito il ministro degli esteri Tajani ha assicurato che l’Italia “farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare l’UE e la Svizzera a trovare un accordo nei tempi più rapidi possibili e festeggiare il nuovo anno con l’intesa già firmata”.
Un obiettivo che era stato ribadito mercoledì sera a Berna al termine di un incontro tra Cassis e il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic. “Siamo in dirittura d’arrivo”, aveva dichiarato il ministro degli esteri elvetico.
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Ancora alcuni nodi da sciogliere
Sono due i nodi principali ancora in sospeso. Il primo riguarda la cosiddetta clausola di salvaguardia, ovvero la possibilità per la Svizzera di porre un freno all’immigrazione, nel caso Berna la ritenga eccessiva. Una deroga – ancora tutta da definire – che non piace a Bruxelles, poiché contravviene al principio europeo della libertà di circolazione.
Un altro punto è l’ammontare del contributo di coesione che la Confederazione dovrà versare all’UE per accedere al mercato unico. “L’importo di questo contributo – ha detto Cassis ai microfoni della Radiotelevisione Svizzera – dovrà essere corrispondente alla stabilizzazione della via bilaterale, ma anche all’ulteriore sviluppo. Abbiamo concluso e deciso che l’ammontare sarà l’ultima discussione che faremo. Di soldi si parla alla fine”.
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Si è discusso anche di Ucraina
La questione dei futuri rapporti tra Svizzera e UE non è però stata il solo tema di discussione tra Tajani e Cassis. I due ministri degli esteri hanno anche parlato, tra le altre cose, di Ucraina e di rapporti transfrontalieri.
“Una seconda conferenza di pace deve essere fatta [dopo quella del Bürgentstock, ndr], e deve essere fatta in presenza della Russia, senza quale non sarebbe possibile”, ha sottolineato Cassis. “Ma non solo, ci vuole anche un grosso sostegno da parte di tutte le potenze anche del sud altrimenti non si riuscirebbe ad arrivare allo scopo finale. Anche su questo abbiamo una comunione di intenti molto chiara”.
“L’anno prossimo un’altra ragione di presenza in Italia sarà la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina qui a Roma a luglio. Ho salutato l’impegno dell’Italia in questo ambito con la speranza che magari addirittura da oggi a quella data ci sia un cessate il fuoco e allora sì, far ripartire una ricostruzione che assomigli a un nuovo piano Marshall”, ha aggiunto.
In merito ai rapporti transfrontalieri, Antonio Tajani ha rilevato l’eccellente stato di salute delle relazioni tra i due Paesi e il “dialogo positivo” che c’è stato negli ultimi anni.
Giornata dell’italofonia
Il ministro degli esteri italiano ha poi ricordato la decisione di Palazzo Chigi di organizzare una “giornata dell’italofonia”.
“Puntiamo a riunire i Paesi in cui l’italiano è la lingua ufficiale, come la Svizzera, con i Paesi con grandissime comunità di origini italiane come Argentina, Brasile e i Balcani”, ha sottolineato Tajani. “Anche Ignazio Cassis è favorevole all’iniziativa”, ha affermato, aggiungendo di essere speranzoso di poter in futuro celebrare la giornata anche in Svizzera “perché è giusto farlo insieme”, trattandosi della seconda più grande comunità di italofoni del mondo.
Un forum giunto alla settima edizione
Nella capitale italiana, Tajani e Cassis hanno inoltre inaugurato la settima edizione del Forum per il dialogo tra Svizzera e Italia.
Al centro della manifestazione, che ha riunito un centinaio di personalità del mondo economico, politico, scientifico e culturale dei due Paesi, vi sono state le dinamiche di cooperazione in una serie di settori chiave, tra cui quello della salute, strettamente legato ai progressi dell’innovazione tecnologica.
Ospite d’onore di questa settima edizione, il Cantone Ticino era rappresentato da una delegazione guidata dal presidente del Consiglio di Stato ticinese, Christian Vitta.
>> Il nostro servizio sull’edizione 2022 del Forum per il dialogo tra la Svizzera e l’Italia:
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