La televisione svizzera per l’Italia

Francis Louvard: “Mi spiace tanto per gli italiani in Svizzera ma dovevo agire per tutelare i nostri interessi”

Il modellino della Casa d'Italia di Zurigo.
Il modellino della Casa d'Italia di Zurigo: ecco come dovrebbe apparire la Casa d'Italia dopo la ristrutturazione attualmente in corso. studio corvino + multari

Sono trascorsi oltre sei mesi dalla notifica di confisca preventiva della Casa d’Italia di Zurigo. Il Governo italiano si fa ora scudo con il diritto europeo pur di non versare il dovuto indennizzo a Francis Louvard, l’imprenditore francese all’origine del sequestro. Il Corriere dell'italianità lo ha intervistato.

A che punto è la vertenza internazionale che tiene in ostaggio lo storico edificio della Casa d’Italia di Zurigo? Il governo italiano, condannato da un tribunale arbitrale a versare un risarcimento milionario a Francis Louvard, imprenditore francese residente in Svizzera, si ripara ora dietro la normativa europea e considera che il pagamento è un “aiuto di Stato”, vietato dall’UE.

In casi più o meno simili Bruxelles ha dato ragione ad alcuni Stati membri. Ma agli inizi di giugno, la Spagna si è piegata a un’ingiunzione di pagamento in una controversia pressoché identica al fascicolo “Louvard vs. Italia”: era anch’essa legata ai sussidi per le energie rinnovabili tagliati dal governo conservatore spagnolo oltre dieci anni fa. Esattamente la stessa decisione del governo Renzi nel 2014, punto di partenza della disputa che oggi vede la Casa d’Italia di Zurigo sotto sequestro conservativo.

Al Corriere dell’italianità, Francis Louvard detta un aggiornamento sull’importo: “È ora di 33 milioni di dollari, ossia circa 29 milioni di euro, e gli interessi sul mancato pagamento continuano a maturare”. La somma è cioè aumentata di quasi un milione dallo scorso aprile, dal momento in cui questo giornale dedicava un dossier completo alla controversia. Era di 16 milioni nel 2020, quando il tribunale arbitrale internazionale di Washington ha emesso una sentenza a favore di Francis Louvard.

+ L’intervista originale pubblicata dal Corriere dell’italianità.Collegamento esterno

L’imprenditore ci confida aver “richiesto agli Stati Uniti l’esecuzione del lodo contro l’Italia”, mentre il procedimento giudiziario in Svizzera è tuttora in corso. In prima istanza il Tribunale civile di Ginevra “ci ha dato ragione, una decisione in seconda istanza è attesa nelle prossime settimane, ad ogni modo entro la fine dell’estate”.

Francis Louvard, perché secondo lei è infondata la richiesta dell’Italia di considerare il pagamento a lei dovuto un “aiuto di Stato”?

Francis Louvard: Gli aiuti di Stato, ai sensi del diritto europeo, sono interventi pubblici che conferiscono un vantaggio economico selettivo a un’impresa, falsando la concorrenza nel mercato interno. Ma questo non è affatto il nostro caso: lo Stato italiano sta cercando di eludere la questione per bloccare il versamento di 29 milioni di euro a nostro favore, derivante da un lodo arbitrale internazionale

>>> In questo articolo ripercorriamo la vertenza tra le autorità italiane e l’imprenditore Francis Louvard:

Altri sviluppi
Pennelli solari.

Altri sviluppi

La battaglia legale di un imprenditore contro lo Stato italiano che non paga i propri debiti

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo una lunga e complessa vicenda legale non ancora conclusa, l’imprenditore Francis Louvard è determinato a recuperare i 30 milioni di euro che lo Stato italiano gli deve come risarcimento. Per l’Italia si tratta di un grave rischio reputazionale, perché invia un segnale sbagliato agli investitori stranieri.

Di più La battaglia legale di un imprenditore contro lo Stato italiano che non paga i propri debiti

Cosa le permette di affermare che la tesi dell’aiuto di Stato “non è affatto il vostro caso”?

Il taglio dei sussidi è avvenuto dopo che avevamo pienamente attuato il nostro programma di investimenti in Italia, è questo che rende infondata la tesi dell’aiuto illegale. Il pagamento che ci è dovuto, ci compensa per il mancato guadagno derivante dalla modifica retroattiva delle condizioni di investimento da parte dello Stato italiano: è un risarcimento, non un vantaggio concesso per favorire la nostra impresa rispetto ai concorrenti.

Come si è espresso in merito il tribunale arbitrale?

Per parte sua il tribunale arbitrale internazionale ha espressamente respinto l’argomentazione delle autorità italiane secondo cui questo pagamento costituirebbe un aiuto di Stato illegale. Di conseguenza, non c’è discussione: il lodo è definitivo e deve essere eseguito. Ci aspettiamo ora che lo Stato italiano rispetti questa decisione presa sulla base di un trattato di cui è firmatario.

Questo articolo vi interessa? Volete ricevere i nostri ultimi servizi dedicati a tutto ciò che concerne le relazioni tra Italia e Svizzera? Abbonatevi alla nostra newsletter quindicinale.

In casi più o meno simili, Bruxelles ha finora sempre dato ragione agli Stati membri dell’Ue. Perché ora dovrebbe smentirsi?

Agli inizi di giugno, la Spagna ha pagato un risarcimento arbitrale di 32 milioni di euro in una controversia internazionale sulle sovvenzioni alle energie rinnovabili. Si tratta del primo risarcimento arbitrale fra le tante controversie in corso in diversi paesi. Questa decisione mette seriamente in discussione la pretesa del Governo italiano. D’altra parte, se la Commissione europea dovesse dare ragione all’Italia, invierebbe un segnale molto negativo agli investitori stranieri, una tale decisione potrebbe avere un impatto diretto sugli investimenti nel mercato europeo, non soltanto nel settore delle energie rinnovabili considerato come “strategico” dall’UE.

Con i suoi legali continua a valutare l’opportunità di confiscare altri beni italiani nel mondo?

Siamo determinati a far valere i nostri diritti in altre sedi internazionali, negli Stati Uniti e ora anche nel Regno Unito, per garantire il rispetto del lodo arbitrale e la tutela dei nostri interessi. Occorre sapere che non sono da solo, non si tratta di un affare personale, ma di investimenti che riguardano aziende con impiegati. Ho un partner finanziario, e per noi è molto difficile capire perché l’Italia si ostina a non rispettare la sentenza internazionale che la condanna a versarci un risarcimento

Intende rivolgere un messaggio alla comunitā italiana in Svizzera, oggi colpita da una controversia che in fondo non la riguarda?

Mi spiace tanto per gli italiani in Svizzera, ma dovevo agire per tutelare i nostri interessi. Alla comunità faccio presente che la Casa d’Italia non è l’unico bene di proprietà italiana sotto sequestro in Svizzera, ci sono anche i diritti di sorvolo aereo che l’Italia detiene presso l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA), con sede a Ginevra. Il Governo italiano si era impegnato a mantenere stabili per venti anni le tariffe delle energie rinnovabili, ma si è rimangiato la parola, impattando i nostri interessi. Con il mio partner finanziario abbiamo fatto di tutto per trovare un accordo pacifico, abbiamo provato a discutere, abbiamo incontrato le autorità, in particolare i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Ma con il dialogo non siamo approdati a nulla.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR