Zuffa a Palazzo federale, Beat Jans difende le azioni degli agenti
Il principale coinvolto nella rissa è il presidente del gruppo parlamentare dell'UDC Thomas Aeschi.
Keystone / Peter Klaunzer
"I parlamentari avrebbero dovuto attenersi alle istruzioni della polizia": il consigliere federale Beat Jans ha difeso l'operato degli agenti che hanno bloccato i due deputati democentristi che hanno cercato di accedere a un'area momentaneamente bloccata.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Dopo la breve zuffa avvenuta mercoledì all’interno di Palazzo federale tra due deputati e la polizia, giovedì si è espresso per la prima volta anche il responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Beat Jans, attualmente impegnato a Lussemburgo in una riunione tra ministri dell’UE, alla quale era invitata anche la Svizzera.
“I parlamentari avrebbero dovuto semplicemente utilizzare un’altra scala, e attenersi in tal modo alle istruzioni della polizia”, ha commentato il ministro.
Il responsabile del DFGP ha colto l’occasione per ringraziare le forze di sicurezza interessate, che a causa dell’imminente conferenza di pace sul Bürgenstock sono “estremamente sollecitate”.
Cosa è successo
Mercoledì, durante la visita a Berna del presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk, è scoppiata una breve colluttazione tra il consigliere nazionale democentrista Thomas Aeschi e alcuni agenti di polizia di guardia a Palazzo federale. Coinvolto nella breve zuffa è stato anche il collega di partito Michael Graber.
Aeschi – presidente del gruppo parlamentare dell’UDC – si era rifiutato di rispettare le disposizioni dei poliziotti appostati sulle gradinate dell’atrio di Palazzo federale ed è stato prontamente respinto dagli agenti.
“Quando qualcuno viene in visita dall’Ucraina, da un Paese in guerra, il livello di sicurezza è alto. Il dispositivo messo in atto [mercoledì], a mio avviso, era necessario”, ha dichiarato il consigliere federale. “Se ciò avesse realmente ostacolato l’attività parlamentare, allora ne avremmo potuto discutere”, ha concluso Jans.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Zuffa tra un eletto e la polizia a Palazzo federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere nazionale e presidente del gruppo parlamentare dell'Unione democratica di centro, Thomas Aeschi, si è azzuffato mercoledì mattina con agenti di polizia armati, di guardia a Palazzo federale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.