WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos

Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (canton Grigioni) tramite videoconferenza.
Sono stati annunciati martedì gli ospiti della prossima edizione del Forum economico mondiale di davos (WEF). Tra i nomi illustri, anche quello di DOnald Trump, che interverrà il 23 gennaio da remoto, ha annunciato martedì il presidente del WEF Børge Brende.
Nella località grigionese arriverà invece fisicamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
L’edizione di quest’anno dell’evento si terrà dal 20 al 24 gennaio. Il tycoon, il cui insediamento ufficiale alla Casa Bianca è in agenda per lunedì, prenderà parte al forum per la terza volta dopo quelle durante il suo primo mandato nello Studio Ovale, nel 2018 e nel 2020.
Secondo Brende, espressosi nel corso di una conferenza stampa virtuale, è attesa la partecipazione anche di ulteriori membri chiave della nuova amministrazione statunitense, ma non vi sono state finora conferme. Alla domanda se fra questi vi potrebbe essere Elon Musk, il norvegese ha risposto “non lo sappiamo, certamente è benvenuto”.
Quanto a Zelensky, si tratterà della seconda presenza a Davos di fila. Il presidente ucraino sarà nei Grigioni martedì 21 gennaio, ha precisato Brende. La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha annunciato settimana scorsa l’organizzazione di un incontro con il leader di Kiev.
Nella cittadina di montagna si riuniranno per discutere delle sfide globali quasi 3’000 ospiti, tra cui politici di spicco (oltre 60 capi di Stato e di governo), dirigenti d’azienda e rappresentanti di vari settori. Lo slogan di quest’anno è “Collaborazione per l’era intelligente”.
Il WEF prenderà il via lunedì – quindi lo stesso giorno dell’inizio del Trump-bis a Washington – con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il vicepremier cinese Ding Xuexiang. Saranno presenti pure il presidente argentino Javier Milei, quello israeliano Isaac Herzog, il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e il ministro degli esteri de facto del nuovo governo siriano Asaad Hassan al-Shaybani.
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