USS: “I premi di cassa malati non sono più sostenibili per i lavoratori”
Denunciando l'onere insostenibile dei premi della cassa malati che erodono il reddito della popolazione, l'Unione sindacale svizzera accusa l'insufficienza dei sussidi cantonali e chiede riforme urgenti contro gli sprechi nel sistema sanitario.
L’aumento dei premi della cassa malati grava sempre di più sulla popolazione: per le persone con redditi bassi e medi, l’onere è ancora più elevato e da tempo supera la soglia di sostenibilità. È la reazione dell’Unione sindacale svizzera (USS) agli ultimi dati sul reddito diffusi venerdì mattina dall’Ufficio federale di statistica (UST): “Alla popolazione attiva resta sempre meno per vivere, se contemporaneamente nelle trattative salariali si congelano i salari”, mette in guardia l’organizzazione.
“Con la pubblicazione annuale dell’indice dei premi dell’assicurazione malattia, l’UST conferma ciò che le famiglie sentono già da un anno nel loro portafoglio: il nuovo forte aumento dei premi nel 2025 riduce notevolmente il reddito disponibile”, si legge in un comunicato diffuso venerdì. “La perdita di reddito pro capite ammonta a 220 franchi all’anno. E questi, si noti bene, sono valori medi: come dimostra regolarmente l’USS ci sono centinaia di migliaia di famiglie che guadagnano molto meno e che tuttavia non ricevono alcuna riduzione dei premi o ne ottengono una troppo bassa”.
Premi aumentati del 40%
Complessivamente, i premi dell’assicurazione di base sono aumentati del 40% in termini reali negli ultimi anni, osserva la centrale sindacale. A ciò si aggiunge una progressione della partecipazione ai costi con franchigia, quota a carico dell’assicurato e spese dentistiche. Anche il prossimo anno i premi continueranno a salire: dopo un incremento stimato del 5,7% nel 2025, nel 2026 la crescita dovrebbe attestarsi al 4,4%.
Agli occhi dell’USS anche insufficienti sussidi cantonali sono corresponsabili del calo del reddito disponibile. “Tra il 2014 e il 2024, la metà dei Cantoni ha addirittura diminuito ulteriormente le riduzioni in termini reali, nonostante le eccedenze talvolta consistenti nelle casse cantonali: ciò è incomprensibile, antisociale e dev’essere finalmente corretto”.
Oltre a una profonda riforma verso un finanziamento sociale dell’assistenza sanitaria sono necessarie misure urgenti contro gli sprechi e la speculazione nel settore, prosegue l’associazione. Ciò consentirebbe di risparmiare miliardi e alleggerirebbe non solo i contribuenti, ma anche il personale infermieristico, che è fortemente sovraccarico nel suo lavoro quotidiano. Per questo motivo, il personale sanitario organizza sabato una manifestazione nazionale sulla Piazza federale a Berna.
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