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Un servizio civile per tutti, donne comprese

Una maglietta con scritto sulla manica sinistra Servizio civile nelle 4 lingue nazionali.
Servizio civile per tutti, mantenendo l'obbligo del servizio militare. Questo in breve il contenuto dell'Iniziativa. © Keystone / Christian Beutler

È stata lanciata l'iniziativa popolare "Servizio civile per la comunità" che chiede l'introduzione di un servizio civile generalizzato, mantenendo l'obbligo del servizio militare. Cavalcando il motto "Tutti dovrebbero, almeno una volta nella vita, fare qualcosa per la comunità e l'ambiente", i promotori dell'iniziativa vogliono apportare una misura concreta a favore dell'uguaglianza di genere.

L’idea dell’iniziativa è venuta all’associazione ginevrina servicecitoyen.chCollegamento esterno. Secondo quanto suggeriscono i fautori del servizio civile per tutti, questo aiuto alla comunità potrebbe essere svolto in seno all’esercito, nel servizio civile, nella protezione civile o in un altro servizio di milizia. Tuttavia, gli effettivi destinati all’esercito e alla protezione civile dovranno essere garantiti. 

“L’iniziativa è un passo storico in due direzioni. Dà espressione concreta all’uguaglianza di genere nel servizio comunitario e riconosce le forme di servizio civile come equivalenti al servizio militare”, sostengono i promotori. “La Svizzera – continuano – passerebbe così da un obbligo di servizio esclusivamente militare e maschile a un impegno di milizia per tutti”.

L’iniziativa intende riformulare l’articolo 59 della Costituzione federale. Come regola verrebbe mantenuto il servizio militare obbligatorio. Tuttavia, dovrebbe essere previsto che gli Svizzeri, i quali non possono conciliare con la propria coscienza l’adempimento del servizio militare obbligatorio, ne siano esentati se disposti a prestare un servizio civile la cui durata sia pari, al massimo, a una volta e mezzo quella del servizio militare obbligatorio. A tale scopo andrebbe realizzata un’organizzazione federale di servizio civile al servizio della comunità.

Il servizio civico, si dicono convinti i fautori dell’iniziativa popolare, getterà dei ponti fra le generazioni e rafforzerà la solidarietà. “Solo insieme possiamo affrontare le sfide del prossimo secolo, come le crisi sanitarie, il cambiamento climatico, la sicurezza informatica”.

Contenuto esterno

L’iniziativa viene lanciata in un frangente che vede impegnato il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) nello studio di diverse varianti volte a garantire anche in futuro un numero sufficiente di soldati e di militi della protezione civile. Tra queste varianti figura anche l’obbligo di servire per le donne. Scartata invece la possibilità di un servizio civico obbligatorio.

I promotori hanno ora tempo fino al 26 di ottobre 2023 per raccogliere le 100 mila firme necessarie. 

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