Un nuovo tipo di reattore nucleare verrà testato in Svizzera
L’Istituto Paul Scherrer vuole sperimentare una nuova tecnologia per produrre energia con l’”Onion Core”. Il progetto solleva interrogativi non solo tra gli ecologisti.
L’energia nucleare torna al centro del dibattito in Svizzera. Da un lato c’è la prevista chiusura della centrale di Beznau entro il 2033, dall’altro il Consiglio federale propone di eliminare il divieto per la costruzione di nuove centrali, riaprendo così la discussione sul futuro dell’energia atomica. E poi un progetto di ricerca quasi inosservato potrebbe rappresentare una svolta tecnologica: un nuovo mini-reattore nucleare.
Energia per 80’000 abitazioni
Entro due anni, nel comune argoviese di Villigen, gli scienziati dell’Istituto Paul Scherrer potrebbero testare un nuovo tipo di mini-reattore: l’”Onion Core”, sviluppato dalla società danese Copenhagen Atomics. Il nome, ispirato alla forma “a cipolla” del prototipo, nasconde una tecnologia innovativa e compatta. Questo mini-reattore, trasportabile in un normale container, sarebbe capace di produrre energia sufficiente per 80’000 abitazioni.
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Stando alla SonntagsZeitung la scelta della Svizzera come luogo dove svolgere i test non è casuale. In Danimarca, test di questo genere sono vietati, mentre la legislazione elvetica li consente.
Nonostante le promesse tecnologiche, il progetto solleva interrogativi non solo tra gli ecologisti. Il consigliere nazionale del Centro, Reto Nause, ha depositato un’interpellanza in Parlamento in cui chiede al Consiglio federale garanzie sulla sicurezza e sulla procedura di autorizzazione.
Rispetto degli standard
Secondo i responsabili dell’Istituto Paul ScherrerCollegamento esterno, il mini-reattore rispetterà i più severi standard di sicurezza, come qualsiasi centrale nucleare tradizionale. Inoltre, i suoi inventori assicurano che l’”Onion Core” elimina il rischio di fusione del nocciolo grazie all’uso di torio disciolto in sali fusi. Questo metodo, più sicuro rispetto ai combustibili convenzionali, rappresenta un vantaggio significativo.
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Al momento, il progetto è ancora in fase di ricerca, ma Copenhagen Atomics punta a commercializzare i mini-reattori entro il 2030. Disposti in serie, questi reattori potrebbero garantire una potenza paragonabile a quella di una centrale nucleare tradizionale, aprendo nuove possibilità per il futuro dell’energia nucleare.
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