È tornato a casa con una (brutta) storia da raccontare, Lorenzo Vinciguerra, ornitologo di San Gallo, di origini italiane, rimasto ostaggio dei ribelli filo-islamici indonesiani per quasi tre anni. “Non passerò un altro anno in prigionia” aveva detto al suo compagno di sventura olandese, ed ha mantenuto la parola. Ha lottato, ferendo forse mortalmente uno dei sequestratori, è rimasto ferito a sua volta, ma alla fine è riuscito a raggiungere le forze dell’esercito regolare. Oggi è rientrato a San Gallo, ed ha raccontato la sua esperienza.
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Lorenzo Vinciguerra è libero
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L’ornitologo svizzero era stato rapito quasi tre anni fa nelle Filippine dai ribelli islamici di Abu Sayaf. La sua è stata una fuga drammatica. Per scappare, Vinciguerra avrebbe approfittato di un’offensiva dell’esercito regolare contro i guerriglieri. Per liberarsi avrebbe ucciso una delle guardie. Rimanendo poi ferito mentre tentava di raggiungere le postazioni dei militari filippini.
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Ci sarebbero anche due donne italiane tra le persone rapite ostaggio dell’Isis, il movimento estremista che ha conquistato parte dell’Iraq e che ha ucciso decapitandolo il giornalista americano James Foley. Lo sostiene il Guardian, secondo il quale in tutto gli ostaggi del movimento sarebbero oltre la ventina, tra giornalisti e operatori umanitari, e si troverebbero…
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Un corpo speciale per difendersi meglio dal pericolo jihadista. Insomma le autorità federali sono preoccupate e intendono agire. Il numero di residenti svizzeri pronti a combattere al fianco degli estremisti islamici, è in aumento. La nuova task force stilerà una lista di sospetti e manterrà contatti a livello internazionale.
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