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Traffico congestionato, bocciata la prenotazione dei transiti al San Gottardo

Una delle innumerevoli code ai piedi del massiccio del San Gottardo.
Una delle innumerevoli code ai piedi del massiccio del San Gottardo. Keystone / Urs Flueeler

Per la Camera alta del Parlamento svizzero sono già stati adottati provvedimenti efficaci. L'iniziativa promossa dal Canton Uri, che contemplava un sistema di prenotazione digitale dei passaggi nella galleria del San Gottardo, passa all'esame del Consiglio Nazionale.

È stata respinta giovedì dal Consiglio degli Stati un’iniziativa di Altdorf che chiedeva l’adozione di misure per sgravare dal traffico le strade che conducono alla galleria autostradale del San Gottardo.

La proposta prevede in particolare l’eventuale introduzione di un sistema di prenotazione per il transito veicolare nel tunnel. Per il plenum, però, negli ultimi anni sono già stati presi provvedimenti per migliorare la viabilità nella regione alpina. Del dossier si occuperà ora al Consiglio Nazionale.

Prenotazione digitale dei passaggi

Nel dettaglio l’iniziativa cantonaleCollegamento esterno depositata il 2 giugno 2023 contempla una serie di strumenti per rendere più fluida la circolazione attraverso la galleria senza aumentare la capacità della strada, come ad esempio, semafori con segnalazione dei tempi e velocità minima di 80 km/h.

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Lo scopo di fondo è di convogliare il traffico di transito sull’autostrada, riservando la strada cantonale unicamente per gli spostamenti interni. Per contenere l’afflusso di veicoli lungo l’asse del Gottardo, l’atto parlamentare sollecita uno studio sulla fattibilità, a livello tecnico e legale, di un sistema di prenotazione digitale (“slot”) per l’accesso alla galleria autostradale.

L’iniziativa chiede anche che le questioni del contenimento dei volumi del traffico e del trasferimento su rotaia delle merci lungo questa direttrice nord-sud siano inseriti nelle trattative in corso della Svizzera con l’Unione europea.

Traffico parassitario indesiderato

Alla base della richiesta urana c’è la constatazione che i congestionamenti, le code in autostrada e il conseguente traffico “parassitario” che si riversa sulla strada cantonale costituiscono una fonte di stress per la popolazione locale e hanno un impatto negativo sull’accessibilità delle località della regione alpina.

Una situazione ritenuta non più sopportabile, che a detta delle autorità cantonali è destinata addirittura a peggiorare. In base alle stime del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) infatti le prestazioni di trasporto dei passeggeri (in passeggeri/km) aumenteranno dell’11% entro il 2050 (rispetto all’anno di riferimento 2017) mentre le merci cresceranno del 31% (Prospettive di traffico 2050).

Maggioranza contraria

Argomentazioni che non sono state però condivise dal ramo alto del Parlamento, che pur comprendendo le preoccupazioni urane, ha deciso di seguire le indicazioni dello scorso 6 maggio della sua commissione.

A giudizio della maggioranza sono già state attuate diverse misure per migliorare la situazione del traffico di transito nell’arco alpino. Inoltre, sempre su questo tema, la Camera alta rinvia al rapportoCollegamento esterno appena pubblicato dal Governo federale in risposta al postulatoCollegamento esterno del deputato del Centro Simon Stadler, che chiede espressamente misure adeguate per migliorare la gestione della viabilità transalpina, in particolare lungo il San Gottardo e il San Bernardino e nei Comuni adiacenti.

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L’analisi del Governo federale

In proposito Berna ha avuto modo di sottolineare nel documento citato che i congestionamenti sulle strade nazionali – e il conseguente riversamento di traffico verso le strade locali – sono una problematica che non riguarda esclusivamente l’area alpina e che lungo i due tratti autostradali interessati (A2 e a13) i disagi maggiori per la popolazione residente sono dovuti soprattutto al traffico turistico (in particolare dei giorni festivi e dei fine settimana del periodo compreso fra primavera e autunno).

Il Governo ha voluto precisare in merito al trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia – che “è un punto fondamentale della politica svizzera dei trasporti” – che dal 2000 a oggi, il numero di transiti di veicoli pesanti sull’asse nord-sud è diminuito del 34%, grazie al potenziamento mirato dell’infrastruttura ferroviaria su entrambe le direttrici nord-sud attraverso San Gottardo e Lötschberg-Sempione e all’introduzione di misure di accompagnamento (in particolare della tassa sul traffico pesante TTPCP).

Prenotazioni dei passaggi

Infine, in riferimento alla ventilata proposta denominata “slot management”, con cui le e gli utenti della strada hanno la possibilità di transitare su un determinato tratto esclusivamente previa registrazione e prenotazione di una finestra oraria, il Governo ritiene che tale sistema “potrebbe dare in teoria un contributo importante” per migliorare la gestione del traffico sugli assi nord-sud, ma alla luce delle possibilità tecniche attuali “non sarebbe una soluzione adatta a regolare in maniera efficace i flussi sui valichi alpini”.

A ostacolare l’adozione di questo strumento è soprattutto la necessità di vaste superfici per le aree di attesa in una regione particolare come quella alpina. Ulteriori argomenti che spingono Berna a scartare una tale ipotesi sono “l’elevata complessità legata all’implementazione operativa di un sistema simile” e “i dubbi legati all’accettazione generale della misura”.

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Provvedimenti efficaci già adottati

Negli ultimi anni comunque, rileva l’esecutivo, l’Ufficio federale delle strade (USTRA), in collaborazione con Grigioni, Ticino e Uri, ha attuato numerosi provvedimenti per migliorare la viabilità sugli assi nord-sud, fra cui chiusure di ingressi, prolungamento delle corsie di uscita, dosaggi in uscita su determinati tratti e vaste campagne d’informazione. Ulteriori misure sono in fase di studio e si concretizzeranno in futuro.

La discussione su questo genere di provvedimenti resta comunque aperta e sono in corso approfondimenti e diversi progetti pilota che verranno progressivamente implementati in funzione dell’evoluzione della tecnologia e delle conoscenze in materia.

Per completezza va ricordato che dal 2029 dovrebbe essere aperta la seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo che, pur arrecando indubbi miglioramenti in termini di sicurezza, per dettato costituzionale (articolo 84 della Costituzione federaleCollegamento esterno) non potrà comportare un incremento della capacità del trasporto stradale.  

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